Chiariello: “Il Napoli non va: Conte deve trovare una soluzione! Gli faccio una proposta…”

Chiariello: “Il Napoli non va: Conte deve trovare una soluzione! Gli faccio una proposta…”
Ieri alle 22:50Le Interviste
di Francesco Carbone

Il giornalista Umberto Chiariello, ai microfoni di CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto con il suo consueto punto: “Conte deve studiare e trovare nuove soluzioni. Sicuramente in questo momento sta riflettendo su come rimodulare il Napoli che aveva immaginato in estate, ma che oggi non può più proporre. Quella squadra non esiste più, innanzitutto perché è venuto meno un uomo per lui fondamentale: Romelu Lukaku. Una presenza carismatica che per fortuna sta tornando gradualmente in gruppo, perché la sua leadership è sempre stata determinante anche nello spogliatoio.

Basta ricordare quando, ai tempi dell’Inter, Lukaku fu il vero pacificatore dopo un acceso litigio tra Conte e Lautaro Martínez: il giorno dopo, ad Appiano Gentile, si organizzò persino un incontro di boxe per stemperare la tensione. E chi fu l’arbitro, il promotore, l’anfitrione di quell’episodio poi ripreso dalle telecamere? Proprio Lukaku. Un leader vero, che oggi il Napoli aspetta con pazienza: non a caso non è stato sostituito da De Bruyne nella lista Champions, segno del rispetto e della fiducia che la società ripone in lui.

Ma Conte non può permettersi di aspettare troppo. Anche perché, oltre a Lukaku, si è fermato pure De Bruyne. E al di là delle banalità sentite in giro - secondo cui la sua assenza risolverebbe un problema al tecnico - la verità è che il belga rappresentava un nodo tattico importante da sciogliere, ma anche una risorsa straordinaria. Si discuteva ancora su quale fosse la sua posizione ideale: trequartista, falso esterno sinistro o mezzala di possesso. Di certo era il faro del Napoli più tecnico e dominante, quello costruito sul controllo del gioco e sulla qualità, capace di verticalizzare con quei filtranti che avevano già mandato in gol Hojlund in più di un’occasione.

Oggi però proprio Hojlund si ritrova isolato, privo di rifornimenti adeguati. Gli esterni non incidono: Politano si è adattato a un ruolo più difensivo da quinto, Neres non segna da mesi, Noa Lang viene impiegato con parsimonia ed Elmas, che sta giocando a sinistra, si è dichiarato disponibile a tutto ma ha ricordato di essere, prima di tutto, un trequartista.

E allora, forse, Conte potrebbe tornare alle sue origini, al suo calcio più naturale. Per gli avversari potrà anche chiamarlo “4-3-3”, ma in campo potrebbe essere un sistema ibrido, vicino al suo amato 3-5-2. Politano largo a destra come quinto, Gutierrez a sinistra per dare ampiezza, Di Lorenzo che si accentra in costruzione, Lobotka basso a impostare e due mezzali come Anguissa e McTominay pronte a inserirsi. Davanti, l’idea di accorciare le distanze tra Hojlund e un secondo attaccante - che sia Neres o Elmas - permetterebbe di dare più imprevedibilità, più profondità e più pericolosità offensiva.

Un assetto del genere aiuterebbe anche in prospettiva: quando Lukaku tornerà, Conte potrebbe affiancarlo a Hojlund in un tandem devastante, con il primo più regista offensivo e il secondo attaccante di profondità. Un’idea che il tecnico ha già sperimentato con successo ai tempi di Lautaro e Dzeko.

Conte non è un allenatore rigido: sa leggere le situazioni, adattarsi e valorizzare ciò che ha. È un tecnico che ragiona, che trova soluzioni e che ha sempre saputo far reagire le sue squadre nei momenti di difficoltà. Il Napoli oggi ha ritrovato solidità difensiva, ma deve aumentare ritmo, intensità e velocità di palleggio, alzare i giri del motore e mettere Hojlund nelle condizioni di attaccare lo spazio. Per farlo servono uomini come Elmas o Neres, giocatori capaci di innescarlo. Tenerli larghi li rende meno incisivi. Neres, in particolare, a sinistra fatica: il suo piede forte è il sinistro, e per essere realmente pericoloso deve agire a destra o al centro, da falso nove, libero di svariare e di creare spazi per l’attaccante danese.

Pensaci, Antonio: sorprendere Italiano con un “finto” 4-3-3 che in realtà si trasforma in un 3-5-2 potrebbe essere la chiave per ritrovare equilibrio e brillantezza. Sarebbe anche il modo migliore per preparare il terreno al ritorno di Lukaku, che oggi è più un numero 10 che un 9 puro. In coppia con Hojlund, potrebbe diventare la soluzione ai problemi offensivi del Napoli, in attesa che De Bruyne torni, probabilmente, solo a primavera inoltrata”.