Cobolli Gigli: "Ecco come trovammo la liquidità per costruire lo Juventus Stadium"

Giovanni Cobolli Gigli, già presidente della Juventus poco dopo il processo calciopoli, ha spiegato ai microfoni di Radio Goal l'iter burocratico per che si è attraversato per l'acquisto e la costruzione dello Juventus Stadium: "Ero presidente quando si prese la decisione definitiva ma il tutto iniziò quando c'era Giraudo amministratore delegato. Lui comprò il Delle Alpi per 99 anni dallo stato, ed aveva elaborato una serie di progetti. Quando arrivammo io e Blanc, contavamo che l'Italia ospitasse gli Europei e contavamo su alcuni contributi che ci venivano forniti. Poi ebbero la buona idea di perdere gli Europei e quindi dovemmo fare tutto daccapo. Trovammo, all'epoca della serie B, una municipalità molto disponibile ad ospitarci ed il sindaco Chiamparino fu molto celere sulla burocrazia.
Limitammo i nostri investimenti e ne trovammo altri dal credito sportivo e dal dott. Cardilanetti, ed il fatto vincente fu che vendemmo ad un'agenzia di brokeraggio internazionale il titolo che si mette allo stadio. Questa rendita fu fatta per un contratto di dodici anni e con un minimo garantito per tutta la durata del contratto cosa che ci consente di completare il finanziamento per lo stadio.
L'Italia ha bisogno di impianti nuovi, e per le squadre potrebbe essere molto importante avere uno stadio di proprietà. E' un elemento, poi, che anche durante la settimana può creare fidelizzazione con i tifosi. Questo è fondamentale".
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