Fabian si racconta: "Mi fido molto del mio tiro, sin da bambino. Xavi il mio idolo, la cosa più bella del calcio è vincere"

Lunga intervista al quotidiano spagnolo “El Pais” per il centrocampista azzurro Fabian Ruiz. Eccone alcuni stralci
Il mio idolo da giovane? “Da ragazzo ho sempre visto Betis, la mia squadra. I miei idoli erano leggende di Betis come Joaquin o Capi. Una volta cresciuto ho iniziato a concentrarmi maggiormente sui centrocampisti. Soprattutto in Xavi. Perché ho sempre voluto giocare a centrocampo”.
Cosa ti dà più piacere nel calcio? "Un buon passaggio, un buon dribbling, un gol ...? “Vincere. Si gioca per vincere. La felicità te la dà la vittoria”.
Quindi on giochi per piacere ma per rabbia competitiva? “In campo bisogna stare tranquilli perché se quello che fai non ti diverte vuol dire che non stai andando bene. Lo sport può essere bello anche quando perdi perché impari. Ma la più grande felicità è vincere”.
Come hai acquisito quella facilità nel tirare con entrambe i piedi e in modo così forte? “Da bambino mi è sempre piaciuto tirare forte alla porta. Penso che quando lo faccio creo pericolo. Mi fido molto del mio tiro. Ogni volta trovo un po' di spazio vuoto. Dal momento che non riesco ad arrivare molto in area provo a finalizzare da fuori.
La differenza tra il tuo gioco a Napoli con Ancelotti e il tuo gioco nell'under 21? “Non ci sono molte differenze. Sia Ancelotti che De la Fuente amano la palla, vogliono associare giocatori di qualità. Questo mi dà conforto”.
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