Gattuso: "Penso al calcio 19 ore al giorno, devo ringraziare mia moglie che sta ancora con me"

"La vita del giocatore è migliore. Per come vivo io il calcio, non ho una vita. Devo ringraziare mia moglie che non so come faccia a stare con me. È difficile, comincio alle 8.30 e torno a casa alle 19. Poi, mentre sono a casa, in bagno, vado a urinare e mi viene in mente qualcosa e lo scrivo su un pezzo di carta. Lo vivo così. Devo cambiare, perché non puoi passare 18 o 19 ore a pensare al calcio".
Parole di Gennaro Gattuso, attuale allenatore del Valencia decimo in Liga con 19 punti, rilasciate nella lunga intervista ai microfoni di As: "Ho iniziato questa carriera da zero. Conoscevo il calcio, ma non ero preparato. Ho guardato partite di ogni categoria. Nell'ora e mezza che siamo in campo, mi sento vivo. Ora vedo il calcio in modo totalmente diverso rispetto a quando giocavo. Quando allenavo Milan e Napoli non pressavamo alti, adesso sì".
Gattuso si è soffermato anche sulla figura di Carlo Ancelotti, suo allenatore ai tempi del Milan: "Quando ho iniziato a fare l'allenatore ho chiamato Ancelotti e gli ho detto "Come si fa?". Per me lui è il miglior allenatore al mondo, viene da 3-4 generazioni fa e ha sempre la chiave per entrare nella testa dei giocatori. È incredibile come lui ci sia sempre riuscito con 4 generazioni diverse".
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