Iannicelli: “E’ tornato il Napoli cinico di Conte, ma bisogna interrogarsi sui tanti infortuni”

Iannicelli: “E’ tornato il Napoli cinico di Conte, ma bisogna interrogarsi sui tanti infortuni”
Oggi alle 16:30Le Interviste
di Antonio Noto

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, è intervenuto il giornalista Peppe Iannicelli: “Mi sembra che da Lecce e sabato abbiamo ottenuto risposte importanti dal punto di vista della tensione, del carattere dell'applicazione. È tornato Conte ed è tornato anche il Napoli di Conte, con tutto quello che ne segue e ne consegue in termini di pregi e di difetti. I pregi di una partita spigolosa, complicata, rognosa, sporca, cattiva. Scegliete voi l'aggettivo preferito, conta poco, ma al Via del Mare pochi avranno vita facile in questo campionato ed è noto, perché Lecce è un campo, ripeto, complicato per tutte. Il Napoli ha disputato una partita cinica, la cattiveria, il cinismo, la determinazione sono quelle di una grande squadra concentratissima sull'obiettivo di difendere il tricolore. Io dico che la vittoria contro l'Inter e quella di Lecce hanno un peso specifico molto importante nell'economia della stagione. Sono una piattaforma importantissima, che permette di gestire al meglio la vigilia della sfida contro il Como e poi naturalmente di preparare il doppio impegno di Champions. Guardo a tutto il mese di novembre, perché in casa il Napoli dovrà costruire quello che sarà il passaggio del turno, che sia nei primi otto, è un obiettivo davvero molto importante anche se difficile, ma nei primi 24 oggettivamente è più che alla portata del Napoli.

Detto ciò, Conte fa bene, voglio dire, a puntualizzare la lunga lista di indisponibili. Io li chiamo indisponibili più che infortunati, perché qualcuno è infortunato, molti sono indisponibili. Io credo, però, che bisogna anche interrogarsi su questo aspetto perché e l'ha detto Conte, l'ho sentito con le mie orecchie, l'ho anche annotato, eh dice: ‘Io non ricordo a mia memoria una situazione del genere nella mia carriera e in un club di alto livello che gioca tre partite a settimana’, come è normale che sia oggi nel calcio moderno per un club ad alto livello. Io penso che su questo argomento ci vorranno degli approfondimenti, perché è una tendenza che il Napoli si porta dietro anche dalla seconda parte della passata stagione. L'anno scorso venne in evidenza un certo muscolo, io ignoravo avessimo addirittura il famoso soleo. Ignoravo addirittura di essere portatore di soleo. Chissà dove sarà? Da qualche parte sarà il soleo. Là venne data la colpa ai campi. i cambi sono stati rifatti, ma continua questa situazione, io credo che sia corretto e lecito interrogarsi. È chiaro che gli esseri umani non sono delle macchine, ma se una macchina si rompe sempre in una determinata maniera, forse il meccanico una riflessione dovrebbe farla sulla manutenzione e la preparazione di questa macchina.

E ripeto, lo dico con grande rispetto per chi ci lavora su queste cose e che ha conoscenze scientifiche e contingenti beni superiori alle mie. Noi non guardiamo gli allenamenti, perché non possiamo farlo. Non conosciamo ovviamente le cartelle cliniche degli atleti, non conosciamo i loro programmi di lavoro, però oggettivamente tutti questi indisponibili sono un problema per l'allenatore, ma sono un problema complessivo per la gestione del gruppo. Ecco, questo credo che lo si possa dire con grande forza e su questo credo che il Napoli debba ragionare e lavorare”.