Il retroscena di Miccoli: "Dovevo andare al Napoli, poi presero Lavezzi"

Che ci fanno un calciatore e un DJ a bordo di un’auto senza una precisa meta mentre vengono spiati dalle telecamere? Semplice, fanno GoalCar (#goalcar), una web serie originale, fresca e divertente, soprattutto nei contenuti. Dopo il successo della prima stagione, per la seconda lo speaker radiofonico e DJ Carlo “Carletto” Nicoletti è andato in Salento ad incontrare sei giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano ed internazionale.
Con ognuno di loro a trascorso una giornata in giro per le strade salentine ascoltando i loro racconti, aneddoti, incontri che hanno cambiato anche il loro destino calcistico. Il primo di questa serie è Fabrizio Miccoli che racconta degli esordi al Casarano, il passaggio alla Ternana, il Perugia, l’approdo alla Juve e tanto altro.
E' sempre stato un grande fan di Maradona, pur essendo chiamato il "Romario del Salento":
"Maradona è sempre stato il calcio per me, ma come caratteristiche mi piaceva tanto Romario. Subito dopo l'argentino c'è stato sempre lui".
Due anni al Milan per lei:
"Stavo a San Donato, poi andai in una scuola calcio affiliata al Lecce e mi portarono a fare un provino a Milano. Io andai via, fu un'esperienza importante per me. Ma dopo i due anni lì, in cui mi sentivo solo, decisi di tornare a casa".
E sull'esperienza all'estero?
"La Juve voleva mandarmi in Inghilterra, io trovai l'opzione Benfica insieme al mio procuratore. E' stata l'esperienza più bella che potevo immaginare. Sapevo di andare in una grandissima squadra, ma è stato davvero incredibile".
Mentre sul passaggio al Palermo?
"Dovevo andare al Napoli ,che poi prese Lavezzi. Io andai al Palermo e sono diventato un idolo. Ho battuto insieme ai miei compagni tanti record".
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