Italia, Buffon: "Scommettere di per sé non è reato. Si parla a sproposito di ludopatia"

Il capodelegazione della Nazionale Gianluigi Buffon ha rilasciato una intervista al settimanale 'Sette' ed è tornato su quanto accaduto a ottobre a Coverciano quando, nel bel mezzo del ritiro, le forze dell'ordine si presentarono a Coverciano per presentare un avviso di garanzia a Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo in merito a una inchiesta sulle scommesse illecite: "È un tema molto delicato. Credo sia sbagliato criminalizzare e non fare dei distinguo. Scommettere di per sé non è reato, gli stadi stessi e le trasmissioni sportive sono pieni di pubblicità di App di questo genere e lo Stato incentiva il gioco. Se invece un calciatore scommette sul calcio va incontro a punizioni che giustamente devono essere inflitte; ma se scommette sulla pallavolo, sul basket, sulle corse dei cani…non sta commettendo alcun reato.
Ludopatia? E' la cosa peggiora quando si parla di ludopatia, anche qui non centrando l’obiettivo: la ludopatia non è un problema di quanto spendi, ma del tempo che dedichi a questa attività. E questo dobbiamo spiegarlo ai ragazzi: non è che se si fanno continue scommesse da 1 euro trascorrendo ore e ore davanti alla App, allora è un tutto ok; mentre se uno spende 1 milione in un’unica occasione allora è ludopatico. Possiamo dire che è un cretino, va bene; ma la patologia nasce dalla dipendenza, la continuità con cui si fa una cosa".
Serie A Enilive 2024-2025
![]() |
VS | ![]() |
Napoli | Cagliari |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
