Milik, il fratello: "Era sotto pressione, ha mostrato perseveranza! Non pensa alle critiche, è concentrato"

Lucasz Milik, fratello dell'attaccante azzurro Arek, si occupa di una scuola calcio proprio in Polonia. Ai microfoni del portale Przegladsportowy ha parlato, tra le altre cose, anche del fratello e del modo in cui è riuscito ad affacciarsi al calcio europeo: "Si è trasferito in Bundesliga nel momento sbagliato. In inverno c'è un tempo molto breve per abituarsi al clima, non era completamente preparato. Lo sa lui stesso. Fu Arek a decidere, non ho interferito. È la sua vita, le sue decisioni. Un club organizzato lo ha cercato, è difficile rifiutare. I tedeschi erano determinati.
Ho seguito sempre Arek, ho visto come ha sopportato le sconfitte e ha reagito ai fallimenti. Infortunio e critiche? Si è allenato, ha giocato e non ci ha prestato attenzione. È sopravvissuto e poi è tornato in vetta. Arek ha mostrato il potenziale fin dalla giovane età, tutti quelli che l'hanno visto se ne sono accorti.
Arek si è dedicato al calcio sin da quando era bambino. Oggi è a Napoli. Ci sono stati due infortuni gravi lungo la strada, ha dovuto mostrare perseveranza. Non ha giocato molto ultimamente, era sotto pressione da parte dei media e dei sostenitori. E durante la settimana è riuscito a portare tutto nella squadra nazionale e nel Napoli".
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