Perinetti: "De Bruyne sarebbe colpo straordinario, può fare la differenza per almeno 2 anni"

Perinetti: "De Bruyne sarebbe colpo straordinario, può fare la differenza per almeno 2 anni"
Ieri alle 16:20Le Interviste
di Arturo Minervini
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Perinetti, direttore sportivo.

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio Perinetti, direttore sportivo. Di seguito, un estratto dell’intervista. 

Nelle ultime ore è emerso il nome di Kevin De Bruyne, classe ’91. Secondo lei, è un’operazione che il Napoli può concretamente portare a termine? E si tratterebbe di un’idea nata per volontà di Conte o semplicemente di un’occasione da non lasciarsi sfuggire? 
“Credo che ci sia stato un contatto reale e che siano stati avviati colloqui, come si è letto di recente. De Bruyne è un calciatore di talento assoluto, con una personalità incredibile e uno spessore internazionale notevole. Sarebbe un acquisto di altissimo livello per il Napoli. Un giocatore così ti fa fare davvero il salto di qualità. È un leader, uno di quei pochi che possono davvero cambiare il volto di una squadra, soprattutto se inseriti in un contesto ben costruito.” 

Anche a 34 anni — li compirà il prossimo giugno — De Bruyne può ancora fare la differenza in Serie A? 
“La longevità dei calciatori moderni è ormai un dato di fatto. Anche in Italia vediamo tanti esempi di giocatori che, nonostante l’età, rendono ad altissimo livello. Le grandi squadre europee lo dimostrano: l’età non è più un limite, a patto che il calciatore si curi e sia ben gestito. De Bruyne, con una preparazione mirata e un impiego intelligente, può tranquillamente giocare ancora un paio d’anni ai massimi livelli. Sarebbe un acquisto straordinario, indipendentemente dall’età. Anzi, porterebbe qualità, esperienza e — mi piace sottolinearlo — spessore. Per competere in Europa serve anche questo: spessore, oltre al talento.” 

Che idea si è fatto sul futuro di Antonio Conte? Lui è sempre molto criptico e non risponde mai in modo netto alle domande sulla propria permanenza al Napoli… 
“Capisco la riservatezza, perché bisogna anche considerare il contesto. Il Napoli sta vivendo un finale di stagione incredibile in cui si sta giocando lo scudetto e non può permettersi nessuna distrazione. Aprire un dibattito sul futuro dell’allenatore in questo momento significherebbe creare tensioni o divagazioni che la squadra non può permettersi. È ovvio, quindi, che Conte non ne parli. Ma sono convinto che, a tempo debito, ci sarà un confronto franco, aperto e definitivo tra lui e la società. E da lì si capirà se continueranno insieme. Il mio pensiero è che Conte resterà a Napoli, perché credo si sia trovato bene e che si siano poste le basi per proseguire. Poi, certo, nella vita tutto può accadere, ma questo è il mio convincimento.”