Ventura spiega l'assenza di Insigne con la Svezia: "Era penalizzato dal modulo, nel Napoli non aveva mai fatto la punta"

In diretta a "Un Calcio Alla Radio", trasmissione in onda su Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Giampiero Ventura, ex allenatore della Nazionale:
La mia storia? "Io ho vissuto un’esperienza negativa che è quella della Nazionale. Il rimpianto è quello di non aver capito che non avrei mai dovuto accettare, non c’erano i presupposti per poter portare avanti la mia idea di calcio. Quello che è successo poteva buttare fuoco sul fuoco dell’entusiasmo e ho più voglia di prima".
Quando volevo lasciare? Durante tutto il periodo, chiaramente solo. Con Lippi alle spalle sarebbe stato diverso? "Totalmente diverso. Con la Spagna, poi sono stato delegittimato completamente".
Insigne? "Io con lui sono in ottimi rapporti. Non ha mai parlato male di me? Ma perché dovrebbe parlarne male! (ride ndr)".
Sudditanza alla BBC? "No assolutamente. Nel momento in cui tu schieri una squadra con un modulo. Nel Napoli non aveva mai fatto la punta. In base al modulo a volte un giocatore può essere penalizzato. Si poteva fare il 4-3-3 con la Svezia? Col senno di poi si poteva fare tutto. Avrei messo Insigne in porta pur di vincere quella partita (ride ndr) ”.
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