NAPOLI-REGGIANA 2-0 (La cronaca della gara)

NAPOLI-REGGIANA 2-0 (La cronaca della gara)
martedì 8 febbraio 2005, 01:10Notizie
di Diego Locoratolo
Abate e Calaiò piegano la Reggiana nel posticipo. Azzurri al terzo posto in classifica alle spalle di Rimini e Avellino.
NAPOLI: Gianello, Grava, Mora, Montervino, Scarlato, Ignoffo, Fontana, Consonni (33'st Corrent), Calaiò (47'st Montesanto), Abate, Pià (11'st Capparella). A disp.: Renard, Terzi, Giubilato, Sosa. All.: Reja REGGIANA: Paoletti, Campana, Teodorani, Olorunleke, Danucci, Foschini, Bonfanti, Napolioni, De Florio (24'st Adeshina), Bertolini (35'st Minetti), Giandomenico (17'st Borneo) . A disp.: Nuzzo, Morello, Bagalini, D'Imporzano. All.: Giordano ARBITRO: Orsato di Schio RETI: 14'pt Abate (N), 7'st Calaiò (N) NOTE: ammonitiDanucci, Fontana, Olorunleke, Consonni, Foschini, Borneo. Angoli 4-3 per il Napoli. Spettatori circa 70000. Recupero: pt 1', st 4'. NAPOLI – "Ho una Ferrari", aveva affermato nei giorni scorsi Edoardo Reja riferendosi alla squadrone messo a sua disposizione dalla società dopo gli interventi al mercato di riparazione. Aveva visto giusto il tecnico Goriziano con quella dichiarazione. La fuoriserie chiamata Napoli opera il secondo sorpasso in otto giorni (prima della Reggiana era toccato al Lanciano), infila la terza vittoria consecutiva e conquista il terzo posto solitario in classifica piazzandosi alle spalle di Rimini e Avellino. In occasione del primo posticipo di campionato imposto dalla Lega di C al club di Aurelio De Laurentiis, Edy Reja schiera per otto undicesimi la formazione che domenica scorsa ha letteralmente strapazzato il Lanciano. E' il giorno dell'esordio per il trentenne Marco Capparella, prelevato dall'Ascoli, il decimo giocatore acquistato dal direttore generale Pierpaolo Marino nel mercato di riparazione appena concluso. Il jolly romano siede inizialmente in panchina e fa il suo ingresso sul terreno di gioco solo a partita in corso, così come annunciato alla vigilia. Partono titolari Consonni, e non poteva essere diversamente vista la splendida prova di otto giorni fa dell'ex spallino, e Abate, al fianco di Calaiò e Pià nel tridente d'attacco. In difesa, Mora torna in campo sin dal primo minuto per l'assenza del febbricitante Bonomi. Out Romito, che ha problemi al menisco sinistro. Dopo 5 storiche stagioni disputate nel Napoli di Maradona e del primo scudetto, Bruno Giordano torna al San Paolo da avversario nelle vesti di allenatore. Il tecnico capitolino deve fare a meno di Cottini per squalifica, recupera il portiere Paoletti e punta sul 4-4-2 con la speranza di bissare il risultato della gara d'andata, allorché la Reggiana s'impose per 2-0 infliggendo agli azzurri la prima sconfitta stagionale. Il Napoli è reduce da 2 successi consecutivi e da una striscia di risultati positivi lunga 5 partite nelle quali ha conquistato 11 punti. Gli emiliani, di contro, non colgono la vittoria da ben sei turni. Se crisi non è, poco ci manca…Il Napoli parte a razzo sospinto dalla folla, circa 70mila anime, che riempiono lo stadio San Paolo. Passano soli 14 minuti e gli azzurri si portano in vantaggio. Punizione dalla trequarti di Fontana, Abate spizza di testa, quel tanto che basta per mettere fuori tempo Paletti, e il pallone s'infila nell'angolino basso sul secondo palo. L'esterno è scatenato e due minuti dopo, assistito da Calaiò, potrebbe raddoppiare. Ma il suo diagonale dalla destra sfiora il palo e si perde di un nulla sul fondo. Dopo il quarto d'ora iniziale si placa la furia del Napoli e comincia a giocare anche la Reggiana. La squadra di Giordano prova in due occasioni ad attentare Gianello, prima con Giandomenico su calcio piazzato e subito dopo con Bertolini con un tiro dal limite, ma senza fortuna. In entrambe le circostanze il portiere napoletano non corre seri pericoli. La Reggiana cade spesso nella trappola del fuorigioco approntata da Reja e messa in atto dalla difesa azzurra, che in più di una occasione può fare affidamento sui rientri di Abate sulla corsia di destra. La squadra di Reja quando è in fase di possesso palla tende a velocizzare la manovra, con l'intento di arrivare dalle parti di Paoletti attraverso il minor numero di fraseggi. Uno, due tocchi e partono le verticalizzazione a servire le punte Calaiò e Pià. Prima dell'intervallo da annotare solo un tentativo in contropiede della squadra di Giordano che va vicina al gol con Bertolini. Il numero 10 granata si presenta a tu per tu con Gianello e tenta di scavalcarlo con un pallonetto che, però, si perde di un nulla sul fondo. Dopo appena sette minuti dall'inizio della ripresa Calaiò sigla la rete del raddoppio, finalizzando un contropiede da manuale imbastito da Abate con la collaborazione di Montervino. L'attaccante riceve palla in area e con un preciso rasoterra batte Paoletti. Il San Paolo esplode. E di lì a pochi minuti applaude l'ingresso in campo di Capparella che sostituisce Inacio Pià. La Reggiana è al tappeto si fa vedere in avanti solo in una circostanza. Scocca il 13' quando sugli sviluppi di un corner calciato da Giandomenico, Bertolini manda di testa la palla alta sopra la traversa. Giordano prova tutte le carte a sua disposizione per tentare di accorciare almeno le distanze. Ma gli innesti di Borneo e di Adeshina non servono poi a tanto. E' sempre il Napoli a fare la partita e a tenere sulle spine la retroguardia emiliana. I calciatori di Reja regalano anche scampoli di spettacolo al pubblico dettando di prima e nascondendo la palla agli emiliani. Non contento del doppio vantaggio, Consonni tenta ancora la via della rete, sfiorandola per ben due volte, ma prima l'intervento di un difensore reggiano e poi un errore di mira non consentono all'ex spallino di convolare a nozze con il gol. Si arriva, così, al triplice fischio di Orsati che decreta la fine delle ostilità e l'inizio della festa azzurra. In tribuna dispensa sorrisi a trentadue denti anche il presidente De Laurentiis. Domenica va in scena il derby con l'Avellino. Il Napoli non poteva arrivare in condizioni migliori all'appuntamento con la squadra di Cuccureddu. Unico neo della serata l'ammonizione subita da Consonni che, diffidato, sarà costretto a saltare la sfida del Partenio.