Tornano gli ultras in trasferta, Club Napoli Carpi: "Giusto tesserarsi, ieri dopo 8 anni ci siamo divertiti"

All'Adriatico di Pescara, per la prima volta negli ultimi anni, si è rivista una delegazione di ultras azzurri. Le proteste anti-tessera del tifoso avevano bloccato i "tour" del tifo organizzato in Italia, ma ieri la conferma del cambio di rotta, vociferato da qualche settimana dopo il comunicato di scioglimento della sigla "Curva A". Il Club Napoli Carpi ha mostrato sulla sua pagina Facebook un'immagine dei tifosi allo stadio di ieri commentandola così: "Serviva una scossa. Bene chi si è tesserato.
Tanto fondamentalmente è la stessa cosa, tessera o non tessera oggi il calcio è cambiato, sono cambiate le leggi e lo stato sa chi sei ancora prima che ti metti in auto per raggiungere lo stadio.
Bisognava fare un passo avanti, ieri a Pescara qualcosa si è mosso, ma non è abbastanza. La scelta di andare solo in Europa è sbagliata. Per il semplice fatto che se un giorno ci sarà da fare una tessera pure per l'Europa che si fa? Stiamo a casa? No.
La generazione che ha vissuto gli anni 90 e inizi del 2000 ha la pancia piena di ricordi di un calcio che purtroppo non esiste più ma, spiegatelo voi a ragazzi di 20 anni che non sarà possibile andare in trasferta, che non potranno sostenere in nessun altro stadio se non il San Paolo. A noi sembra un po egoista questo discorso.
Il nostro è solo un pensiero e da tesserati possiamo dire che ieri a Pescara dopo 8 anni e sempre al di là del risultato, ci siamo divertiti.
"Serve la mentalità anche per permettere alle nuove generazioni di difendere la città. Solo così a testa alta, ovunque tu vada sarà il coro più coerente che la gente che ci vede si potrà domandarsi chi siamo".
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