Calciopoli, la Juve chiede i danni

La Juventus intanto continua a pensare allo scudetto vinto sul campo e poi assegnato all'Inter dopo il processo cosiddetto 'Moggiopoli': il club bianconero ha depositato oggi un ricorso al Tar del Lazio contro la Figc e nei confronti dell'Inter, chiedendo il risarcimento dei danni che avrebbe subito dal 2006 in poi per la "mancanza di parità di trattamento". La tesi della Juventus, suffragata da molti elementi emersi nel processo della giustizia ordinaria, e non sportiva, a Napoli, nonché dalla relazione del procuratore della giustizia sportiva Stefano Palazzi, che a luglio motivò in 72 pagine l'archiviazione per prescrizione dei comportamenti emersi nel processo di 'Calciopoli bis'.
Lo scudetto degli onesti
L'inchiesta era nata dalle intercettazioni della procura di Napoli. Palazzi sostenne che le conclusioni della giustizia sportiva sarebbero state diverse se i tempi non avessero portato alla prescrizione dei reati. Fra i comportamenti sfuggiti alla sanzione della giustizia sportiva anche quelli di Giacinto Facchetti, ritenuto colpevole di "illecito sportivo".
"Questo Ufficio - scrisse allora Palazzi - ritiene che le condotte in parola siano tali da integrare la violazione, oltre che dei principi di cui all'art. 1, comma 1, CGS (codice di giustizia sportiva, ndr), anche dell'oggetto protetto dalla norma di cui all'art. 6, comma 1, CGS, in quanto certamente dirette ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale F.c., mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparzialità ed indipendenza, che devono necessariamente connotare la funzione arbitrale. Oltre alla responsabilità dei singoli tesserati, ne conseguirebbe, sempre ove non operasse il maturato termine prescrizionale, anche la responsabilità diretta e presunta della società ai sensi dei previgenti artt. 6, 9, comma 3, e 2, comma 4, CGS".
E il presidente Massimo Moratti?
Era "comunque informato della circostanza che il Facchetti avesse contatti con i designatori, come emerge dalle telefonate commentate, nel corso delle quali è lo stesso Bergamo che rappresenta tale circostanza al suo interlocutore. (...) Ne consegue che la condotta del tesserato in esame, Moratti, in considerazione dei temi trattati con il designatore e della frequenza dei contatti intercorsi, appare in violazione dell'art. 1 CGS vigente all'epoca dei fatti, sotto i molteplici profili indicati".
I danni ipotizzati dalla Juventus
"Sono prudenzialmente stimati - sostiene il club - in diverse centinaia di milioni di euro per minori introiti, svalutazione del marchio, perdita di chances e di opportunita', costi e spese". L'iniziativa fa seguito al pronunciamento, il 9 settembre scorso, del presidente del Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato dello sport) che ha rimesso la Juve al Tar per la parte degli eventuali danni "e rientra nella più ampia strategia di tutela della Juventus in ogni sede".
Le prime reazioni dell'Inter
"I nostri legali capiranno di più questo desiderio della Juve di attaccare", è il primo commento del presidente dell'Inter Massimo Moratti, raggiunto dai giornalisti a Milano.
La Figc non gradisce
"Sono qui oggi per una bellissima cerimonia che ricorda Giacinto Facchetti; l'iniziativa della Juventus sul versante risarcitorio era preannunciata ma, ed è una mia valutazione, forse non era il giorno giusto per presentarla, si poteva aspettare un altro
giorno", ha detto Giancarlo Abete presidente della Figc che oggi era a Milano per la consegna a Michel Platini del premio "Il bello del calcio", istituito da "La Gazzetta dello Sport" in memoria di Facchetti. "C'è una situazione in corso e noi andremo avanti tranquillamente - continua Abete ai microfoni di Sky Sport -. La Federazione ha avuto lo stile di non commentare la sentenza di Napoli in attesa delle motivazioni e manterra' questo stile e questa coerenza che ci sono sempre stati".
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