BASKET, PHARD NAPOLI CAMPIONE D'ITALIA

BASKET, PHARD NAPOLI CAMPIONE D'ITALIA
mercoledì 16 maggio 2007, 22:56Tutto Basket
di Antonio Gaito
fonte Sito Ufficiale Phard Napoli
Dopo 66 anni di attesa l'urlo può finalmente partire: la Phard è campione d'Italia. La festa si scatena con il presidente della Fip, Fausto Maifredi, che può finalmente consegnare il trofeo nelle mani capitano azzurro, Imma Gentile.
PHARD NAPOLI                              64
GERMANO ZAMA FAENZA           52
 
PHARD NAPOLI: Paterna 7, Cirone 4, Mauriello 9, Giauro, Mirchandani 2, Gentile, Antibe 14, Fabbri n.e., Ndiaye 8, Holland-Corn 20. All. Molino.
GERMANO ZAMA FAENZA: Eric, Franchini 10, Pastore 4, Ramon 2, Ballardini n.e., Casadio 9, Jokic 17, Lolli Ceroni n.e., Graziane, Alexander 10. All. Rossi.
ARBITRI: Canestrelli (Ge) e Di Francesco (Te).
NOTE: parziali 13-10, 32-25, 49-36. Tiri da due: Napoli 17/35, Faenza 17/39. Tiri da tre: Napoli 3/7, Faenza 3/19. Tiri liberi: Napoli 21/29, Faenza 9/14. Rimbalzi: Napoli 27, Faenza 42. Uscite per 5 falli: Eric e Franchini. Spettatori 4.000 circa.
 
 «Campioni d’Italia, campioni d’Italia». È questo interminabile grido degli oltre quattromila del PalaBarbuto che ha coperto il suono dell’ultima sirena: la Phard Napoli batte per 64-52 la Germano Zama Faenza e trionfando per 3-1 nella serie di finale si cuce sulle canotte lo scudetto 2006/2007 festeggiato a centro campo da tutta la squadra, la dirigenza e dai tantissimi supporters azzurri che anche stasera hanno gremito l’impianto di Fuorigrotta. Il parterre d’eccezione applaude, tra cui gli assessori allo sport della Provincia, Maria Falbo, e quello del Comune, Alfredo Ponticelli, cori e sventolii di bandiere scandiscono la felicità di queste straordinarie ragazze che tra le lacrime di una sicera commozione si abbracciano felici: sono loro le campionesse d’Italia, traguardo sofferto e meritatamente strappato dopo 4 intense partite alla miglior rivale della stagione, una Germano Zama che fino all’ultimo ha lottato con tenacia.
Cinque anni d’attesa per la società del presidente Pasquale Panza, ben 66 anni per la Napoli del basket femminile: era dal 1941, con l’allora Guf Napoli, che la palla a spicchi partenopea di colore rosa non saliva sul tetto d’Italia. Ma stasera la storia si aggiorna, la Phard iscrive il suo nome nell’albo d’oro nazionale centrando un successo che ha il sapore d’impresa che ci si ferma a gustare dopo uno straordinario cammino, fatto di sudore, sacrificio, determinazione e tanta passione iniziato sette mesi fa, quando l’8 ottobre scorso una squadra del tutto ricostruita dal parquet alla panchina, infilò il suo primo canestro vincente. Tante nuove stelle all’ombra del Vesuvio e nuova guida al comando, per un progetto solido che dalla carta ha saputo subito concretizzare le proprie ambizioni. L’esperienza già tricolore a Taranto di coach Nino Molino, con il valido supporto del suo assistente Massimo Romano, ha saputo plasmare ed in breve tempo coedere un manipolo di giocatrici dall’indiscusse capacità tecniche e dal talento esplosivo. Ed ognuna di loro, quando chiamata in causa, ha risposto sempre presente: il cuore di capitan Imma Gentile, la grinta di Stefania Paterna, l’intelligenza tattica di Mariangela Cirone, l’estro di Paola Mauriello, la lucidità di Sara Giauro, la concretezza della Lidia Mirchandani, la freddezza di Nicole Antibe, l’impegno di Velntina Fabbri, la sostanza di Astou Ndiaye, la classe di Kedra Holland-Corn. Insomma, un gruppo che ha saputo fare del “non mollare mai” la sua ragione, reagendo sempre con tenacia a tutte le avversità incrontrate durante questa lunga ed avvincente avventura. Dalle ceneri della sconfitta nella finale di Coppa Italia proprio con Faenza lo scorso febbraio, alla costanza di mantenere invariata la propria determinazione nel giungere al traguardo più ambito: una finale scudetto in cui riuscire ad imporre per prima la propria legge, poi ad espugnare un “bunker” quale quello romagnolo del PalaBubani in gara-2, fino ad esplodere in festa dinanzi al proprio pubblico, quello di stasera, grande protagonista con il suo calore partenopeo dell’inconfondibile carica agonistica delle azzurre.
La gloria, però, le azzurre se la sono dovuta conquistare sul campo con coach Molino che inizia l’ultima sfida con il quintetto che lo ha portato fino a questa magica serata: Cirone in cabina di regia al fianco di Holland-Corn, Mauriello, Antibe e Ndiaye. Rossi, invece, risponde con Eric, Franchini, Ramon, Jokic e Graziane. Pronti via ed è subito Napoli (5-0 dopo 4’), ma quattro punti di fila della Franchini riavvicinano le ospiti. A salire in cattedra, però, è la Mauriello che subisce prima il terzo fallo della Ramon, costretta ad accomodarsi in panchina, e poi piazza la tripla del +6 (10-4). La Germano continua a rimanere in partita solo grazie alla Franchini (8 punti nel primo quarto), con le squadre che arrivano al primo intervallo con Napoli sul +3 (13-10).
Antibe sblocca la Phard in avvio del secondo quarto con una magia dela Holland-Corn che poco dopo vale anche il +7 (17-10). Molino, però, è costretto a richiamare in panchina la Mauriello gravata di tre falli, ma Napoli pare amministrare bene con la Corn e la Ndiaye (21-14 a 6’30” del primo intervallo). Una tripla di Casadio riporta ad un solo possesso la Germano, che però viene ricacciato indietro da 5 punti della Paterna e da un bell’appoggio della Mirchandani (28-21 a 3’ dal riposo). Napoli allora sente l’odore del sangue e la Paterna prova ad azzannare Faenza alla giugulare con il canestro del +9, ma la Germano è dura a morire e con quattro punti della Jokic si rifà sotto, prima che l’Antibe a fil di sirena fissi il punteggio sul 32-25 dell’intervallo.
Inizia la ripresa ed in campo è ancora battaglia, con le difese che si fanno sempre più aggressive. Il primo canestro, infatti, arriva solo dopo 3’ e porta la firma di Alexander, ma la Ndiaye replica praticamente subito. Antibe prima e Holland-Corn poi riportano per due volte Napoli al +9 (38-29) a 3’30” dall’ultimo intervallo. La Paterna, però, arriva alla quarta penalità, e Faenza ne approfitta per ritorna fino al -5 (40-35). Ma le azzurre spingono ancora e con un gioco da tre punti di una super Mauriello arrivano al massimo vantaggio (+11 sul 46-35 ad 1’30” dalla fine del terzo quarto), ma a far esplodere il PalaBarbuto è una tripla da metà campo allo scadere del quarto della Cirone con Napoli che arriva all’ultimo quarto con il grande vantaggio di poter gestire ben 13 lunghezze di vantaggio (49-36).
Gli ultimi 10’ sono un’emozione intensa, difficile da raccontare per chi non era al palazzetto. Sugli spalti ben presto si scatena la torcida, mentre sul parquet il quintetto di Molino vede sempre più da vicino lo striscione del traguardo. I minuti, infatti, scorrono inesorabili mentre il cronometro diventa il più grande alleato delle azzurre. Faenza prova a crederci ma sul -17 a 6’ dalla fine le certezze di Faenza si sgretolano definitivamente. Napoli, infatti, amministra alla grande il finale e dopo 66 anni di attesa l’urlo può finalmente partire: la Phard è campione d’Italia. La festa si scatena con il presidente della Fip, Fausto Maifredi, che può finalmente consegnare il trofeo nelle mani capitano azzurro, Imma Gentile. La storia quindi è riscritta: Napoli è Campione d’Italia.