L'Ammore' di Napoli per il Napoli

(Di Carmine Ubertone) Quella di mercoledì è stata una notte che sarà difficile da dimenticare, di quelle che ti segnano, che restano indelebili e che un giorno saranno raccontate ai nipoti. Appena vista la rete insaccarsi dopo il rigore di Arek Milik, Napoli ha dato sfogo a tutta la gioia repressa, alle lacrime per la felicità per la vittoria di un trofeo che, cinque mesi fa, appariva un pensiero proibito. Fino a notte inoltrata i tifosi hanno aspettato i propri beniamini, i propri eroi, per tributare loro il giusto saluto, chiaro segnale di un amore viscerale nei confronti di quei venticinque ragazzi che corrono dietro ad un pallone. Ci sono indefinite declinazioni della parola ‘Amore’ non tutte seguono una ragione precisa. Dopo la vittoria della Coppa Italia, il rapporto tra Napoli e il Napoli è un qualcosa che la ragione non conosce. E’ evidente che la squadra di Gattuso stimola corde dell’animo che suscitano un solo sentimento: “L’Ammore”, con la A non maiuscola ma gigantesca e con la doppia M perché detto in napoletano si riempie la bocca ma soprattutto il cuore.
O' SURDATO NNAMMURATO - Tra i principali protagonisti di questa Coppa Italia c’è sicuramente Nikola Maksimovic. Ora immedesimatevi per un attimo nella testa del serbo: in finale incontri Maurizio Sarri, chi ti ha costretto a esiliare in Russia per accumulare minuti. In quel terzo rigore Nikola non ci ha messo solo precisione e potenza, ma la rabbia verso chi ti ha concesso solo briciole. ‘La vendetta è un piatto che va servito freddo’, il buon Nikola è stato ottimo interprete. Non solo il lato sportivo, ciò che sorprende del serbo è il suo ‘’Ammore’’ per i colori azzurri, sono negli occhi di tutti le immagini del difensore azzurro mentre festeggia con i tifosi intonando a squarciagola uno dei manifesti della cultura napoletana ‘Oje Vita, Oje vita mia’, note che riecheggiano da sempre in tutto il mondo. Con buona pace di quel Sarri che, è ancora a leccarsi le ferite per una stagione che rischia di tramutarsi in un incubo, Maksimovic, con il lavoro di Gattuso, si è preso la sua rivincita personale diventando perno inamovibile della retroguardia. Nikola, è ‘O’ surdato nnamutato’ entrato di prepotenza nel cuore di tutti i tifosi.
CIRO PER SEMPRE - Per Dries Mertens, la giornata perfetta era già iniziata nel pomeriggio con la tanta attesa firma del rinnovo sul contratto. ‘Ciro’, con un video da brividi, ha professato quel sentimento così nobile verso i colori azzurri, parole che ti fanno emozionare, ai confini del pianto, alla faccia di chi approfitta di ogni occasione per sparare a zero su Napoli. In ‘Ammore’ si dice che vince chi fa i fatti e il belga, ha segnato col pennarello indelebile il proprio nome nell’Olimpo del club azzurro come miglior marcatore della storia del club. Mertens, causa qualche problemino fisico, non è stato tra i protagonisti della finale contro la Juventus, ma su quel trofeo c’è sicuramente anche la sua firma col gol decisivo contro l’Inter. Subito dopo l’arrivo dei calciatori ad Afragola, ‘Ciro’ è salito su un taxi, a circondarlo tantissimi tifosi che gli hanno intonato un coro ‘alquanto’ conosciuto dalle nostre parti: "Mi batte il corazon, ho visto Ciro Mertens", un qualcosa che può sembrare quasi eretico, ma l’Ammore’ è anche questo, dare spazio all’istinto primordiale, al cuore e non alla mente.
NAPOLETANO ACQUISITO - Empatia, identità di gioco, compattezza e orgoglio. Queste sono tra le principali doti che ha portato Gennaro Gattuso a Napoli. Il mister è stato capace di fondere in un unico corpo città, società e squadra facendo un autentico capolavoro che ha il sapore di poema epico. Chi l’avrebbe mai detto a dicembre che il Napoli riuscisse a portare a casa un trofeo in una stagione che sembrava stregata, in cui nulla sembrava andare per il verso giusto. La magia di Gattuso è stata questa, far remare tutti nella stessa direzione mettendo ogni cosa al proprio posto. Il trionfo della Coppa Italia è soprattutto di ‘Ringhio’, campione di fatica e serietà. Lassù, ne sarà immensamente orgogliosa anche sua sorella Francesca, alla quale il mister avrà sicuramente dedicato il trofeo. Sono state tante le dimostrazioni d’Ammore’ di Napoli nei confronti di Gattuso, perché i napoletani sono così, hanno un cuore grande e accogliente, colori vivi che disegnano l’orizzonte e mani generose che sanno darti la carezza che hai sempre sognato. Il tecnico aveva promesso di riportare la Coppa Italia a Napoli. Ci è riuscito alla grande proprio come in un film a lieto fine e come mostrato in un video, all’arrivo alla stazione di Afragola, ha abbracciato i suoi tifosi invocandoli a cantare ‘Un giorno all’improvviso’ chiaro segnale di un legame ormai divenuto indissolubile, Gennaro Gattuso, natio della Calabria, è ormai napoletano.
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