L’ASL Napoli regna sovrana in tutta Europa

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lunedì 12 ottobre 2020, 08:42Zoom
di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - C’era una volta la democrazia poi è arrivata l’ASL di Napoli. Entità che è servita a molti per fare ironia, perdendo quel briciolo di lucidità che dovrebbe indurre a considerare la propria semenza, invece di inseguire in alcuni casi solo la demenza.

Si è fatta ironia, titoloni, squallide allusioni su una presunta volontà del Napoli di non giocare la sfida di Torino. Si è messa in discussione la serietà e la credibilità di un istituto che in questi mesi lotta strenuamente contro il virus che ha sconvolto il punto. Si sono fatte battutine sulla relazione di amicizia, evidente, tra Aurelio De Laurentiis e Vincenzo De Luca, che come due compari al bar decidono di rinviare una partita con l’aiuto di un ASL compiacente. Follia.

Poi, nel corso dei giorni, abbiamo scoperto che il potere di questo nuovo ordine mondiale estende la sua influenza anche in Islanda, precisamente a Reykjavik dove si sarebbe dovuta giocata Islanda-Italia di Under21. Gara rinviata, per ovvie ragioni, in virtù di un presunto focolaio accesosi tra gli azzurrini: decisione presa dall’ASL di Napoli o semplicemente provvedimento dovuto e preso con grande responsabilità dall’organo localo competente?

Si è scherzato troppo. Sulla salute, sulla gestione di una cosa sacra come la vita umana. Si è offesa la dignità di un organo che, nel pieno esercizio delle proprie funzioni, ha semplicemente agito a tutela dell’interesse pubblico. Purtroppo, però, dell’interesse pubblico non frega più a nessuno: troppi impegnati a difendere il proprio interesse individuale. Tristezza.