L'erede più intrigante non ha (quasi) nulla in comune con Insigne

Khvicha Kvaratskhelia è nato nel 2001, ha un costo di cartellino inferiore ai 20 milioni, un ingaggio ampiamente alla portata, talento da vendere e una prospettiva di crescita enorme. Il Napoli l'ha individuato come possibile erede di Insigne, uno dei tanti, e il georgiano, almeno sulla carta, rappresenterebbe l'identikit perfetto per discreti motivi, certo sarebbe una scommessa, ma dopo i 50 milioni spesi per Lozano varrebbe comunque la pena, nel caso, provarci.
Kvaratskhelia non ha nulla, o quasi, in comune con Insigne. Solo due aspetti: gioca a sinistra e segna molto poco. Ma è talmente giovane che il limite realizzativo può ampiamente superarlo. Si differenzia da Insigne per fisico, è alto oltre un metro e ottanta, per indolenza tattica - non difende a tutto campo ed è discontinuo - legata alla giovanissima età e per peculiarità.
Kvaratskhelia è amante del dribbling. Col Rubin ne tenta 5.7 a partita, gliene riescono 2.7, in Italia sarebbe primo (al top c'è Zaccagni con 5.5 e poi Leao, Zaniolo, Boga e Deulofeu). Un giocatore come lui servirebbe in una rosa di fini palleggiatori. Nel Napoli il primo per dribbling è Anguissa (2.8 a partita, 2 riusciti), poi c'è Insigne a 2.6 tentati a partita, meno della metà di Kvaratskhelia. Sono solo numeri ma indicano una strada e conducono ad un talento. Uno dei tanti che il Napoli segue per la prossima stagione.
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