Se non ci credi, non sei napoletano...

Se non ci credi, non sei napoletano...TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 11 dicembre 2013, 13:10Zoom
di Arturo Minervini
Toglieteci tutto, non la speranza

Ma come? Proprio noi? Artisti di strada, scultori di sorrisi anche nelle notti più buie? Noi che sulla speranza, a volte anche vana, ci abbiamo costruito generazioni e generazioni. Napoli non può non credere. A prescindere. Napoli è la patria delle imprese impossibili, di quelle che vedi ogni giorno nei vicolo dove ci inventa il mestiere di vivere. Di quelle che ascolti al tg, tanto geniali quanto lontano dal pensiero razionale. Di quelle che capitano per caso in un malinconico mercoledì di fine anno. Via la calcolatrice fino a dopo la gara con l'Arsenal. Spazio solo al cuore, alla voglia di dire "Io c'ero in quella notte dove è accaduto l'impossibile". "Io ci ho sempre creduto", anche se magari non è poi tanto vero. E cosa importa se andrà male. Cosa importa se il Marsiglia, restituendo un favore ricevuto il 6 dicembre 2011 - vittoria qualificazione sul campo del Dortmund già eliminato con risultato ribaltato negli ultimi cinque minuti-, lascerà spazio ai tedeschi a complicare ulteriormente l'impresa.

Noi, napoletani, non ci ha mai aiutato nessuno. Storicamente. Ci siamo abituati. Ci abbiamo fatto il callo, come con le delusioni. Ma partire già sconfitti, eh no, quello non fa proprio parte del nostro dna. Sempre più "sgarrupati", citando un maestro della napoletanità che ci ha lasciato da poco, ma per indole proiettati verso un giorno migliore, un sole che nasce, un miracolo che spunta dalle acque. O magari in uno stadio che può traformarsi per gli altri in un Inferno, e per quelli azzurri nel palcoscenico di un'impresa epica. Solo dopo la sfida ai Gunners sapremo come andrà a finire, ma una cosa la sappiamo già. Gli scettici, i cinici e i catasfrofisti questa sera farebbero bene ad impegnare in maniera differente la loro serata. Se non ci credi, non sei napoletano.