Napoli Basket, Saccoccia: "Sono il più giovane e devo spingere più degli altri, Gentile mi aiuta molto"

Napoli Basket, Saccoccia: "Sono il più giovane e devo spingere più degli altri, Gentile mi aiuta molto"
Ieri alle 14:45Basket Napoli
di Antonio Noto

Il play del Napoli Basketball Stefano Saccoccia si è raccontato ai microfoni di “Speak&Roll” su Radio CRC: "Rispetto all'anno scorso ho più fiducia dal punto di vista sia societario sia manageriale dello staff, questa è un'ottima cosa sia per me sia per la mia crescita: il mio futuro è anche il motivo principale per cui sono rimasto a Napoli. Quando quest'estate ho parlato sia con sia con James (Laughlin, ndr) sia con il nuovo coach, subito mi hanno dato delle impressioni ottime per quanto riguarda questa stagione, sono sicuro che questo possano aiutarmi molto ad alzare il mio livello".

L'esperienza in prima squadra: "Quando ti ritrovi a stare in mezzo a gente che ha più talento e più esperienza di te devi avere delle piccole accortezze, però il mio stile di gioco non è cambiato. Sono sempre lo stesso ragazzo a cui piace avere la palla in mano ma devo adattarmi, questa è una cosa che già l'anno scorso ho iniziato ad imparare a fare, quest'anno sto cercando di affinarla il più possibile per poter rientrare nelle rotazioni del coach". 

L'aiuto di Gentile e Mitrou-Long: "Allenarsi con due playmaker come sono Gentile e Mitrou-Long è un aiuto clamoroso. Gentile mi aiuta molto, devo dire, durante gli allenamenti, nei post allenamenti, quando faccio magari qualche errore. Stessa cosa Naz, che nonostante sia americano è molto propositivo, molto ben intento ad aiutarmi e questa è una cosa fantastica sia per me, ma anche per tutta la squadra".

La crescita del gruppo: "Io e Kaspar (Treier, ndr) siamo i veterani (ride, ndr) essendo da due anni in questa squadra e in questo senso, soprattutto all'inizio, eravamo un po' i punti di riferimento. Adesso pian piano si stanno adattando tutti, è comunque una bella cosa essere il più giovane perché sei quello che deve dare più energia, sei quello che deve spingere un po' anche tutti gli altri. Penso che questa cosa mi stia riuscendo bene per adesso e spero di continuare così".

Le "saccocciate": "Mi fa ridere perché questo termine perché è stato usato tantissime volte dai miei amici, anche per prendermi un po' in giro, era un bel po' che non lo sentivo però sì, è stato un termine inventato per definire, diciamo, delle mie giocate. Sono delle mie iniziative individuali, diciamo, dove faccio canestro la maggior parte delle volte. E' passato il tempo ma sono sempre le stesse, non sono assolutamente cambiate. Spero di mostrarvene tante molto presto".

Il suo approccio in campo: "Avendo la statura che ho, non posso assolutamente permettermi di essere un giocatore moscio in campo, quindi devo essere sempre quello che appena entra, se ha qualche minuto deve dare il massimo, 100 per cento ogni secondo che calca il parquet quindi non ho paura, non ho mai avuto paura, questa qua è una cosa che mi riconosco da solo".

L'esempio di Pangos: "Parlo ovviamente delle stagioni scorse, questa è ancora un po' prematura. Direi sicuramente Kevin Pangos, per il suo utilizzo del pick and roll, perché che è sempre stato un giocatore che ho guardato, quindi rincontrarlo a Napoli è stato molto bello e mi ha insegnato molto".

La prospettiva scartata dell'A2:Sicuramente quella di andare in A2 poteva essere un'opzione, però la cosa che più mi ha convinto a rimanere è stata appunto la chiacchierata che ho fatto con la dirigenza e con il coach quest'estate e penso di non aver fatto scelta più giusta, onestamente. Perché questa fiducia me la stanno mostrando giorno dopo giorno e il mio unico dovere è quello di ripagargliela, quindi sono sicuro di aver fatto la scelta giusta".

L'obiettivo Nazionale: "Io cercherò di dare sempre il massimo per ottenere la chiamata della nazionale maggiore. Treviso per esempio ha Torresani, un ragazzo che conosco molto bene avendo fatto le giovanili insieme inclusa quest'estate con l'under 20. Lui è sicuramente un ragazzo molto atletico e si merita assolutamente il percorso che sta facendo. Il mio obiettivo è quello di avvicinarmi il più possibile al giro azzurro, quindi devo spingermi al massimo e non pormi i limiti".