Stasera c'è Napoli-Trieste, coach Magro: "Che emozione! Qui per aprire un ciclo"

Stasera c'è Napoli-Trieste, coach Magro: "Che emozione! Qui per aprire un ciclo"
Oggi alle 11:30Basket Napoli
di Redazione Tutto Napoli.net

Il coach del Napoli Basketball Alessandro Magro è intervenuto a “Speak&Roll” su Radio CRC in vista della prima sfida casalinga in programma questa sera contro Trieste: "C'è grande attesa per un campionato che ci si aspetta importante da parte di Napoli. Abbiamo fatto un precampionato lontano dalle mura amiche. È la prima volta al PalaBarbuto, la prima volta che abbracciamo i nostri tifosi. Non nascondo l'emozione, l'orgoglio di condurre tecnicamente questo gruppo, essere il volto di questo nuovo corso, nuovo progetto. C'è grande ambizione, grande attesa, non vediamo l'ora.

Vi dico un segreto: Simms, al primo giorno di allenamento, - e l'ha detto agli altri perché ci ha giocato da avversario - ha spiegato che non sanno cosa vuol dire giocare al PalaBarbuto. Questa è una città e questi sono dei tifosi che amano vedere la gente che vende cara la pelle e questo noi dobbiamo fare. Poi alla fine dei 40 minuti guarderemo il tabellone e cercheremo di capire se ci siamo meritati di vincere questa partita, ma noi dobbiamo lottare e provare a competere ogni volta che sia Bologna, che sia Milano o che sia una squadra di Serie B".

Trieste? E' una squadra di enorme talento, dovremo cercare di giocare una pallacanestro difensivamente molto maschia, molto fisica, evitando che i lunghi prendano la palla troppo vicino al ferro, sfruttando magari il nostro maggiore dinamismo, e provando a farli correre il meno possibile. Non c'è solo Markel Brown, con lui Michele Ruzzier è in una forma super, poi abbiamo Ross, Uthoff, Ramsey, poi uno come Toscano-Anderson che l'NBA l'ha giocata davvero e vinta, infilandosi qualche anello. Sissoko infine è un giocatore con un margine di miglioramento impressionante, con il suo atletismo e taglia fisica ha già un bel badge per provare a entrare in NBA o nell'alta pallacanestro europea".

Sulla prima a Bologna e la difesa: "Se avete visto non siamo mai usciti del tutto dalla gara, forse potevamo davvero rientrare quando, sbagliando quel canestro con El-Amin per il -12, poi è diventato subito -18 all'intervallo. Nel secondo tempo siamo sempre stati 3-4 possessi, e loro hanno sempre respinto ogni nostro tentativo sui nostri errori banali. Penso che dobbiamo continuare a macinare gioco, farlo a prescindere da chi sia l'avversario proteggendo la nostra identità. Siamo una squadra che vorrà correre e amerà correre, questo vuol dire che anche gli altri avranno tanti possessi a disposizione, quindi tante possibilità di fare canestro. So ovviamente che abbiamo fatto anche degli errori a metà campo, soprattutto nel secondo quarto. A Bologna abbiamo preso credo 20 punti in contropiede, quindi quella è sicuramente una cosa che dobbiamo correggere".

Su Caruso: "Penso che Willy viene da due anni dove ha fatto parte di una squadra importante ma gli manca ancora un po' il giocato. Noi siamo qui per restituirglielo, abbiamo estrema fiducia in quello che lui ci può dare e ci darà. Io credo che sia fondamentale, anche negli errori, partire da una base di fiducia reciproca, e questa fiducia lui la sente. Ovvio che durante la settimana stiamo provando a vagliare anche quintetti diversi, quindi con lui o addirittura con Croswell anche da quattro. Stiamo valutando la possibilità di giocare un pochino più lontano dal canestro, anche per fare un tiro fronte che sia da tre punti o da due punti, ma è un percorso e ci vorrà tempo".

Su un ciclo a Napoli: "Uno dei motivi fondamentali per il quale ho deciso di accettare questa nuova sfida è la possibilità di provare come è stato a Brescia lasciare qui la propria firma, il proprio modello, in una città dove assolutamente vale la pena fare pallacanestro e vale la pena vivere soprattutto. Io c'ero stato solo da avversario, ma veramente siete fortunati perché la vostra città è stupenda. Io credo che la prima cosa fondamentale sia essere credibili, avere credibilità nei confronti di chi fa questo lavoro. Sto parlando di agenti, sto parlando di giocatori, dobbiamo dare testimonianza della qualità del lavoro che esprimiamo tutti i giorni, il che non vuol dire che vincere le partite sia secondario. È importante vincere le partite, ma dobbiamo dimostrare il più velocemente possibile di essere credibili e consistenti nel tempo".