Coronavirus, firmato il nuovo Dpcm: sarà valido da domani fino al 3 dicembre, i dettagli

Il Premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm in merito alle nuove regole e limitazioni per contenere il diffondersi della pandemia da Covid-19. Le nuove misure di prevenzione saranno valide dal 5 novembre al 3 dicembre. L'Italia sarà divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Con regole e divieti diversi. L'ultima novità, rispetto alla bozza circolata nel pomeriggio, è che parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse.
Classificazione aree: Solo nelle prossime 24 ore sapremo in quale categoria sarà collocata ogni regione, in base a 21 criteri. Nella zona rossa dovrebbero essere Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d'Aosta. A rischio la Campania. Zona arancione Puglia, Sicilia, Liguria e probabilmente il Veneto. Le Regioni hanno chiesto che la valutazione del rischio epidemiologico venga fatta in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali.
Regole valide per tutta l'Italia: Non sarà un lockdown rigido, sarà simile al modello tedesco, un lockdown light", ha spiegato anche la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Del testo del nuovo provvedimento si conoscono i principali dettagli a livello nazionale: didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori, limiti alla mobilità fra Regioni a rischio, centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi. Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. "Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari". E ancora: non apriranno i musei, le sale bingo e quelle scommesse, i mezzi pubblici potranno essere pieni al 50 per cento e ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera con un coprifuoco che scatterà dalle 22 alle 5.
Stop a spostamenti: Nelle regioni individuate ad alto rischio "è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori", salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". "Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita", si specifica, "è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Ed ancora: "È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza. A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, é consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento. Cambia anche la norma che riguarda il divieto di assembramento e la possibilità di chiudere strade e piazze. Prima valeva dopo le 21, ora la misura può essere disposta lungo tutto l'arco della giornata, in tutto il territorio nazionale.
Regioni rosse: Nella zona rossa resteranno aperte solamente le industrie e le scuole fino alla prima media. Il resto seguirà le lezioni da casa.
Regioni arancioni: I ristoranti restano chiusi, le loro serrande rimangono abbassate tutto il giorno e non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali. Qui la Dad sarà solo per le superiori, gli studenti potranno frequentare in presenza fino alla terza media. Potrebbero poi fermarsi gli spostamenti tra Comuni anche nelle zone che ricadono in regioni 'arancioni', ovvero dove il rischio Covid è intermedio, ma al momento resta una delle ipotesi sul tavolo del governo.
Regioni verdi: Nell'ultima zona ci saranno regole meno rigide ma comunque più restrittive rispetto al decreto dello scorso 24 ottobre. Qui rientra il resto di Italia. Si farà meno shopping perché i centri commerciali saranno chiusi nel weekend, il trasporto pubblico sarà dimezzato. Dopo la chiusura di cinema e teatri un altro colpo alla cultura: anche i musei restano chiusi. Alle 22, poi, finisce la giornata: tutti dentro casa quando scatterà il coprifuoco nazionale, salvo ovviamente motivi di salute o lavoro. E sempre per quanto riguarda gli spostamenti, ci si potrà muovere solo tra Regioni 'verdi'.
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