Riccardo Maria Monti: "Che triste vedere uno stadio distante, la grandezza si costruisce insieme"

Riccardo Maria Monti, amministratore delegato di Triboo Group ed imprenditore di successo attivo nell'ambito della politica, ha lanciato un appello sui social sulla questione stadio.

02.05.2022 18:37 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Riccardo Maria Monti: "Che triste vedere uno stadio distante, la grandezza si costruisce insieme"

Riccardo Maria Monti, amministratore delegato di Triboo Group ed imprenditore di successo attivo nell'ambito della politica, ha lanciato un appello sui social sulla questione stadio.

"Che sensazione strana e brutta essere in questo stadio che amo tanto e vederlo freddo, distante, semivuoto. Cos’è successo, cosa ha fatto così male alla meravigliosa comunità di tifosi del Napoli? Tutti hanno delle responsabilità, direi “tutti abbiamo” delle responsabilità.

Premetto che io, pur essendo presente oggi (come sempre), capisco molto bene la rabbia e la delusione, la disillusione, il senso di rassegnazione di tanti tifosi. Si, ci siamo tutti sentiti traditi, 1000 volte. Dal sistema calcio, che troppo spesso ha favorito i grandi club del Nord. Dai giocatori che non hanno mai capito quanto importante sia questa passione e cosa vuol dire aspettare 32 anni per vincere uno scudetto! Da un allenatore che certamente è andato in confusione dopo l’inizio così brillante. Da un presidente che ha, sì, il merito di averci tenuto ad alti livelli per anni, ma che dimostra chiaramente di non capire quanto è importante la passione dei tifosi. Quanto sia fondamentale alimentarla. Il Napoli dovrebbe essere un grandissimo Club, perché ha una base di tifosi superiore alla maggior parte dei grandi club europei. Perché il Napoli ha milioni di tifosi “veri” non solo in città, ma nel mondo, tutti ugualmente attaccati alla squadra e appassionati. Che hanno un legame di sangue con la città. A napoli in Campania e nel mondo. Molti milioni. Una ricchezza, ma per valorizzarla ci vogliono gli investmenti. Per trasformare la passione in senso di appartenenza, in tifo “praticato”, andando allo stadio e comprando la maglietta, essendo di fatto parte attiva della comunità Napoli Calcio. Un giorno Joan Laporta, all’epoca presidente del Barcellona (recentemente è stato rieletto) mi disse, all’inizio dell’era web: “Mi fa piacere leggere che il Barça ha 50 Milioni di tifosi. Ma il fatto che qualcuno in Cina o Indonesia o Nigeria dica di essere nostro tifoso, serve a poco. Per fare una grande squadra servono 3/4 milioni di tifosi veri, appassionati, militanti che riempiono lo stadio in casa e in trasferta, che comprano la maglia".

Ebbene il Napoli ha questi milioni di tifosi vicini, in città, in Campania e in Italia. È una squadra identitaria, un simbolo. Siamo l’unica grande area metropolitana d’Europa con una sola squadra di calcio. Una ricchezza inestimabile. Ma per fare una grande squadra anche questa tifoseria deve maturare, essere meno umorale. Scoraggiarsi meno facilmente. Bisogna esserci sempre. Il Borussia Dortmund, in questi anni, ha dato grande soddisfazione ai suoi tifosi, ma quando ha sbagliato un campionato, ed era terzultimo, aveva sempre 75.000 tifosi allo stadio!

La dirigenza deve capire che la passione dei tifosi è l’unica vera ricchezza di una squadra di calcio. Ricostruiamo questa grande comunità, facciamo del Napoli la grande squadra di una Grande città, di nuovo con un grande pubblico. La grandezza si costruisce solo tutti insieme".