Avv. Pasqualin a TN: "Senza precedenti un gruppo ammutinato, club attiverà procedura disciplinare! Ecco cosa rischiano i calciatori"

Per avere un po' di chiarezza in più, sulle colonne di Tuttonapoli.net ci siamo fatti spiegare in esclusiva cosa prevede la legge da Claudio Pasqualin
06.11.2019 13:25 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
Avv. Pasqualin a TN: "Senza precedenti un gruppo ammutinato, club attiverà procedura disciplinare! Ecco cosa rischiano i calciatori"
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© foto di Chiara Biondini

Uno scontro senza precedenti. Nella storia del calcio non si era mai vista una presa di posizione così forte da parte di una squadra contro la proprietà e il suo presidente, eppure Insigne e compagni non ci hanno pensato su due volte e hanno autonomamente annullato il ritiro che era stato predisposto dal Napoli fino alla fine di questa settimana. Senza precedenti, appunto, per cui è complicato capire cosa accadrà adesso. Per avere un po' di chiarezza in più, sulle colonne di Tuttonapoli.net ci siamo fatti spiegare in esclusiva cosa prevede la legge da Claudio Pasqualin, avvocato e operatore di mercato, ex segretario dell'Associazione Italiana Calciatori, esperto di diritto sportivo: "Adesso la società dovrà attivare una procedura disciplinare. Un calciatore è definito da una legge vecchia, del 1981, quindi una legge che ha ormai 38 anni. Questa definisce il calciatore come lavoratore subordinato proprio perché deve stare alle dipendenze della società e, nel caso non ci siano contrasti con altre leggi interattive, deve sottostare al regolamento e alle disposizioni che la società ha il diritto di impartire".

E la scelta del ritiro ovviamente non va contro nessun'altra legge, giusto? "Io ho partecipato ai lavori per arrivare alla definizione di ritiro e devo dire che il ritiro non va contro nessun regolamento. La società impartisce il regolamento e può imporre il ritiro, non ci sono problemi da contratto. Un datore di lavoro ha il diritto di rivolgersi ai suoi dipendenti, perché tali sono considerati i calciatori. Non sono collaboratori autonomi, ma dipendenti lavoratori subordinati. Quindi è tra le facoltà delle società quella di predisporre quella che lei ritiene migliore per l'espletamento dell'attività diretta al conseguimento dello scopo sociale. La società ha l'obiettivo di rendere al meglio e per questo può tranquillamente disporre il ritiro".

A cosa vanno incontro i calciatori? "Di fronte a questo ammutinamento la società si rivolgerà alla Commissione competente e deciderà quale tipo di sanzione dare ai calciatori, se lo riterrà opportuno. Il club non può infliggere sanzioni direttamente, a meno che non si tratti di un ammonimento verbale, scritto o qualcosa del genere. Se il Napoli invece vorrà multare la squadra, toccare nelle tasche i calciatori, dovrà rivolgersi all'organo disciplinare e fare una proposta. I giocatori avranno la facoltà di contro-dedurre e poi ci sarà una decisione".

Lei è da una vita nel mondo del calcio. Era mai successa una cosa del genere prima d'ora? "Sono stato anche segretario dell'AIC ed era una sorta di muro del pianto. Se qualche calciatore aveva qualcosa di cui lamentarsi veniva da me. Ma non ho ricordi di calciatori che abbiano contestato i ritiri o che abbiano disobbedito in massa ad una disposizione della società. Anche perché la procedura è chiara. Il regolamento che viene loro sottoposto e le disposizioni di legge attribuiscono alla società la facoltà di ordinare il ritiro. E' per quello che il calciatore è un lavoratore subordinato".

La posizione dei calciatori dunque non è giustificabile per legge? "Questa norma risale a 38 anni fa e sarà arrivato il momento di metterci di nuovo la mano. I calciatori sono sempre più attori, sempre più autonomi, cambiano palcoscenico anche a dispetto dell'impresario. I contratti sono lunghi solo sulla carta, perché alla fine in qualche modo si risolvono sempre. Ma i calciatori restano lavoratori subordinati. Per cui se il datore di lavoro dice di fare così, tu devi farlo anche se non sei d'accordo. E se non lo fai la società può attivare la relativa procedura. I componenti di questo organo di disciplina probabilmente daranno una multa o un'ammonizione ai calciatori, valuteranno loro in base al materiale a propria disposizione".