Guido Clemente di San Luca a TN su Kvara e Di Lorenzo: "L’amore è una cosa, i contratti un’altra"
Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo all'Università della Campania Luigi Vanvitelli, commenta così l'arrivo al Napoli di Antonio Conte.
"È veramente insopportabile il modo in cui vengono raccontate le vicende contrattuali dei calciatori. Una stampa superficiale, assertiva e ignorante, ripete stancamente e in modo tralatizio: «I contratti si rispettano». Ma che vuol dire? Veramente qualcuno pensa che, se c’è la firma sotto un contratto, questo garantisce l’adempimento certo delle prestazioni reciproche in esso previste?
Il rispetto dei contratti è dato, non solo dall’adempimento delle prestazioni in essi formalizzate, ma anche dal loro eventuale inadempimento. Di regola, invero, i contratti contemplano anche le clausole che disciplinano la loro risoluzione. E comunque, se pure al riguardo nulla fosse in essi previsto, varrebbero le norme di legge (a cominciare dal Codice civile) che disciplinano lo scioglimento del vincolo contrattuale.
Ma – riflettiamoci un momento – che cos’è, e a che serve un contratto? - «Amore mio, ti amo sopra ogni cosa, non posso pensare di vivere senza te!». - «Anch’io tesoro, voglio vivere per sempre accanto a te!». - «Allora, che aspettiamo, sposiamoci!». E stipulano un contratto di matrimonio. Sappiamo tutti come finisce almeno nel 50% dei casi.
Il contratto stabilisce le regole formali di una relazione sostanziale. E funziona fintanto che quella relazione funziona. Se finisce l’amore, il rapporto sottostante il contratto si scioglie. E se non sani il primo, invocare il rispetto del secondo non ti assicura affatto l’adempimento della prestazione. Un conto è il contratto, quindi, un altro la relazione sostanziale che esso disciplina. Se si altera la relazione sostanziale, invocare il «rispetto del contratto» non serve affatto a sanarla, anzi.
Insomma, affermare che «i contratti si rispettano» non può significare pretesa sicura di adempimento delle prestazioni in essi formalizzate. Andatelo a raccontare ai milioni di divorziati che avevano sottoscritto un contratto di matrimonio. O ai milioni di contraenti di qualsiasi genere che sono dinanzi ai giudici per risolvere una controversia in cui si disputa del corretto adempimento del contratto.
Come ieri sul CorMez Vittorio Zambardino, con diverse parole, ha ben spiegato, le ore agitate in casa azzurra sono il frutto di una gestione dei rapporti basata, appunto, sull’affidarsi esclusivamente ai contratti, umanamente inaridita, e dunque fatalmente destinata ad esaurire gli accordi sostanziali formalizzati nei contratti. Hai voglia ad irritarti. Chi è causa del suo mal… O si capisce sul serio perché Spalletti, Piotr, e prim’ancora Kalidou, Ciro/Dries, Marek, Lorenzo, e adesso Di Lorenzo, Osimhen, Kvara, e s’inverte la rotta… oppure il lavoro «sotto traccia» che il club, a quanto si legge, starebbe facendo per sanare le situazioni si rivelerà un buco nell’acqua.
L’amore è una cosa, i contratti un’altra. E la passione tifosa s’iscrive nella prima categoria, non nella seconda".
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