Il PM Visone a TN: "Vicenda D'Onofrio e scandalo Juve confermano necessità di riformare istituzioni calcistiche""
Giuseppe Visone, sostituto procuratore della DDA di Napoli, ha analizzato per Tuttonapoli la situazione di casa Juventus.
La grottesca vicenda D’Onofrio e l’ultimo in ordine di tempo degli scandali Juve rendono, dal mio punto di vista, non più differibile una profonda riforma delle istituzioni calcistiche. Aldilà delle responsabilità individuali e societarie che verranno accertate in sede penale, amministrativa e sportiva, la gravità dei recenti fatti conclama la assoluta inadeguatezza, permeabilità ed approssimazione dei sistemi di controllo e verifica federali, certamente non confacenti all’entità degli interessi gestiti ed amministrati. Da anni sostengo che il quarto comparto per fatturato del paese meriti strutture e una guida più autorevoli e competenti.
Il Professionismo ed il dilettantismo che convivono nel calcio sono un ossimoro non più tollerabile.
Certamente non è più differibile la revisione del settore arbitrale che va posto sotto il controllo di una autorità indipendente con autonomia finanziaria e gestionale.
Va rivista la conformazione e la composizione della procura federale: sono ormai troppi anni che non vengono avviate indagini di iniziativa probabilmente a causa della mancanza all’interno dell’organo inquirente di una qualificata cultura dell’investigazione.
Devono essere ripensati, poi, gli organi di controllo, che devono essere dotati di poteri e competenze tali da poter incidere davvero nei confronti delle società refrattarie alle regole.
In una parola occorre ridare credibilità al sistema rendendo imprevedibile, competitivo e meritocratico il “prodotto” Serie A, che allo stato, invece, non esercita alcun fascino nei confronti dei mercati esteri ed è poco appetibile agli occhi degli investitori.
La salvezza del calcio italiano passa necessariamente attraverso una rigenerazione delle sue istituzioni.
Se non ora quando ?
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