TN - Renica: "Da 2-0 a 3-2, così noi rimontammo la Juve, i 100mila del San Paolo furono fondamentali! Con l'Arsenal sbagliata la strategia"

12.04.2019 16:23 di  Dario De Martino  Twitter:    vedi letture
TN - Renica: "Da 2-0 a 3-2, così noi rimontammo la Juve, i 100mila del San Paolo furono fondamentali! Con l'Arsenal sbagliata la strategia"
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di Dario De Martino. "Esce Carnevale a riconquistare la palla, effettua il cross, mischia e GOL!. Il Napoli al 14' ha segnato con Renica. Vi lascio immaginare in tripudio sugli spalti e in campo". Sono le parole, indimedicate nella testa di tantissimi tifosi, della telecronaca di Napoli-Juventus del 15 marzo 1989. Erano i quarti di finale di Coppa Uefa, trofeo che il Napoli alzò poi battendo lo Stoccarda. La rete di Renica ad un minuto dal termine del secondo tempo supplementare valse il 3-0 finale nella gara di ritorno. Già perchè all'andata a Torino i bianconeri si imposero 2-0. Lo stesso risultato con cui ieri il Napoli ha perso con l'Arsenal, nella stessa fase della competizione e anche stavolta con una remuntada da sognare al San Paolo. "La gara di 30 anni fa dà una speranza per la rimonta. La speranza è che anche questo Napoli riesca a ribaltare la gara al San Paolo come facemmo noi", dice l'eroe di quella gara, Alessandro Renica, a Tuttonapoli

Dopo la sconfitta contro la Juventus era più la delusione per il 2-0 o la voglia di ribaltare la partita al ritorno?. "Noi all'andata perdemmo con mezzo tiro in porta e uno sfortunato autogol, non c'è stata come nella partita di ieri un divario così netto. In quegli anni, invece, noi eravamo diventato l'incubo della Juventus e l'avevamo battuta già in più circostanze. Per questo c'era tanta speranza di rimontare. Spero che sia lo stesso anche per il gruppo di oggi". 

Ieri, invece, la gara è stata davvero difficile a Londra. "E' stata sbagliata completamente la strategia. L'Arsenal gioca con ritmi molto alti che nelle ultime partite il Napoli sta dimostrando di soffrire. La loro strategia è stata chiara, l'ha detto anche Torreira a fine partite: recuperare palla alta sulle uscite del Napoli. Sapendo che i ritmi erano alti, che l'Arsenal avrebbe portato un pressing molto alto e che la condizione fisica del Napoli non è eccellente, sarebbe stato meglio puntare su Milik piuttosto che sulla palla bassa e l'uscita da dietro". 

L'Arsenal, però, ha dimostrato qualche debolezza difensiva. C'è speranza per il ritorno. "La difesa dei Gunners è molto attaccabile. E' una squadra che non legge bene la palla libera e i movimenti di Insigne, già nella gara di ieri, erano studiati in funzione di questa debolezza. Ma avendo sbagliato la strategia iniziale anche questo è stato vano. Nella gara di ritorno, però, bisogna stare molto attenti al contropiede. L'Arsenal ha tanti giocatori che hanno gamba e saranno molto importanti le coperture preventive per evitare che all'interno di una gara a vocazione offensiva si subisca un gol che può rovinare qualsiasi speranza".

Se il Napoli ha sbagliato strategia, l'Arsenal ha invece interpretato benissimo la gara. "Assolutamente sì, Emery ha già preparato benissimo anche la sfida anche sul piano psicologico dicendo che il Napoli è una squadra superiore e che meritava di passare in Champions, mettendo pressione agli azzurri. Emery prepara benissimo le partite sotto l'aspetto mentale, un po' come fa Allegri".

L'altro aspetto che dà speranza è la carica del San Paolo. Quanto fu importante 30 anni fa l'ambiente per vincere quella gara?. "Io e i miei compagni siamo stati spinti da 100mila tifosi che avevano anche più voglia di noi di vincere. E' vero che l'ambiente ora non è così semplice, ma anche noi se non avessimo passato il turno saremmo stati messi alla gogna. Sono sicuro che giovedì i tifosi andranno allo stadio con la convinzione di passare il turno. Poi se ci fosse un gol nella prima mezz'ora il San Paolo diventerebbe una bolgia..."