I tre scivoloni con l'Inter, la premonizione di San Gennaro e il fantasma ritiro: la Flop 5 del 2020

Che anno è stato il 2020? Un trofeo è arrivato, ma di certo quello appena concluso non è stato un anno ricco di soddisfazioni, tant'è che le partite da dimenticare non sono mancate. Alcuni match si sono trasformati in veri e propri film horror, con l'ansia come massimo comune divisore nella similitudine. Abbiamo cercato di stipulare una classifica con le cinque peggiori partite - sia per la pesantezza del risultato negativo della stessa che per la qualità di gioco espressa - di quest'anno appena giunto al termine.
5. Napoli-AZ Alkmaar 0-1 (Europa League, 22 ottobre) - Dopo un ottimo avvio di campionato, il Napoli si presenta all'Europa League con tante ambizioni e la convinzione di poter essere protagonista nella competizione malgrado un girone di ferro. L'AZ arriva al San Paolo (all'epoca non ancora 'Maradona') in emergenza a causa di tanti casi di positività al Covid-19. Contro una squadra rimaneggiata, invece, il Napoli casca di nuovo in un problema che storicamente è presente a queste latitudini: l'assenza di cinismo. Ben 21 conclusioni non bastano a Mertens e compagni a trovare la via del gol e gli olandesi la spuntano con una rete di de Wit, complicando subito la scalata europea di Ringhio. Per la prima volta nell'annata 2020/21 la sua squadra si dimostra fragile e pare smarrirsi negli ultimi venti metri: primo campanello d'allarme per Gattuso.
4. Napoli-Inter 1-3 (Serie A, 6 gennaio) - E' il giorno dell'Epifania, la prima partita di un anno che sarebbe diventato globalmente terribile. Il Napoli di Gattuso è ancora in fase sperimentale, è la terza gara in assoluto per lui sulla panchina azzurra, e contro l'anti-Juve della scorsa stagione uscire indenni non sarebbe stato facile. Impossibile, se ci si mettono anche gli errori individuali. La formazione partenopea cade in casa a causa di tre scivoloni (Di Lorenzo, Meret e Manolas) che scaturiscono le tre reti nerazzurre, ma nel complesso non dà mai la sensazione di potersela giocare alla pari, neanche al momento del gol di Milik che accorcia le distanze. Al San Paolo fa festa meritatamente Conte, mentre Gattuso va via con una serie infinita di interrogativi e soprattutto un grosso rimpianto: senza quei tre errori individuali sarebbe andata allo stesso modo?
3. Lazio-Napoli 2-0 (Serie A, 20 dicembre) - Dalla prima alla penultima dell'anno, tra le gare peggiori di questo 2020 non poteva mancare quella con la Lazio. Siamo al 'Maradona', il Napoli viene da un k.o. immeritato sul campo dell'Inter ed è pronto a dimostrare di essere una big e di poter lottare per grandi traguardi. All'Olimpico, senza Insigne e Mertens (oltre a Osimhen), gli azzurri producono invece il nulla cosmico e finiscono al tappeto sotto i colpi di Immobile e Luis Alberto. Nel giorno in cui non si compie il miracolo di San Gennaro si vede poco, pochissimo Napoli e i guai vanno oltre il risultato: si fanno male anche Lozano e Koulibaly, oltre il danno la beffa.
2. Napoli-Lecce 2-3 (Serie A, 9 febbraio) - Dopo un avvio a dir poco complicato, Rino Gattuso pare finalmente aver trovato la quadra. Il successo del Napoli contro la Juventus era stato invece solo illusorio, perché contro il Lecce torna l'incubo San Paolo e Insigne e compagni crollano di nuovo davanti al proprio poubblico. E' un Napoli senza equilibrio e concretezza, che non sfrutta tre occasioni limpide e va sotto alla prima chance concessa agli avversari. Da lì, poi, non si ritrova per il resto dei minuti di gioco. Lapadula segna due reti, la terza è un capolavoro di Mancosu che sancisce la giornata no per il Napoli. E si tornano a vedere i fantasmi che Gattuso pensava di aver dimenticato.
1. Napoli-Fiorentina 0-2 (Serie A, 18 gennaio) - Da un ritiro (rifiutato dalla squadra) era partita la crisi di Ancelotti, questo Gattuso lo sapeva bene. Ma dopo tre sconfitte in quattro gare di campionato il Napoli arriva al match con la Fiorentina con una pressione fortissima. Perdere ancora davanti al proprio pubblico darebbe la sentenza di una squadra in crisi. Ma nessuno voleva pensarci prima dell'inizio della partita. Invece va proprio così. E' una disputa bloccata al San Paolo, il Napoli comincia anche benino, ma poi si sgretola prima della mezzora davanti al gol di Chiesa e non rientra mai davvero in gara. Finisce 2-0, Insigne al massimo colpisce un palo ma non riesce ad essere leader. Il Napoli sprofonda, in campo e in classifica, e torna il fantasma del ritiro. Stavolta, per fortuna, la squadra sta a sentire il proprio allenatore. E' qui che comincia a nascere il Napoli di Ringhio.
Serie A Enilive 2025-2026
![]() |
VS | ![]() |
Sassuolo | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
