La disinformazione dilaga sui social: tabelle false sul mercato e monta il malumore verso la società

Con la chiusura del mercato, è partita sui social la corsa al conteggio delle entrate e delle uscite, in molti casi per screditare il mercato del Napoli, definito 'dispendioso' dallo stesso Ancelotti, e alimentando il malessere verso la proprietà anche per un mercato che forse mancava dal primo anno di Benitez. E non può essere considerato che dispendioso visti i 104mln spesi tra Ospina, Di Lorenzo, Manolas, Elmas e Lozano, escludendo le ricche commissioni per almeno tre di questi e ovviamente l'incremento del monte ingaggi (Manolas sui 9mln lordi, sui65mln invece Lozano grazie al decreto crescita).
Purtroppo la disinformazione si diffonde spesso proprio attraverso i social network. Circolano liste e grafici, inserendo gli introiti Champions tra le entrate di mercato da poter spendere, ma in realtà con la Champions c'è anche un incremento del monte stipendi -tramite i bonus inseriti in ogni contratto - che ormai copre quasi interamente il fatturato strutturale del club, di poco più alto.
Falsi anche i numeri riferiti ai tanti obblighi di riscatto che entreranno solo nella prossima estate. Per Sepe e Grassi non ci sono state entrate per ora, per Rog soltanto 2mln di euro, così come per Inglese mentre dei 17mln di euro per Vinicius il 50% è una rivendita che spetta al vecchio club e chissà quanti (lo scopriremo solo nel prossimo bilancio) finiranno a Mendes come commissione. Le entrate in questa sessione non dovrebbero essere superiori ai 40mln di euro (con gli obblighi che scatteranno nella prossima ed il possibile diritto di riscatto di Ounas), così come l'assalto ad Icardi non significa avere quei soldi già in cassa (e qui parte un altro tormentone sul nulla, il tesoretto conservato per il prossimo mercato) perché chiaramente il Napoli avrebbe puntato su un prestito con obbligo (il PSG l'ha spuntata addirittura col diritto di riscatto), dilazionando il pagamento e probabilmente coprendo parte della spesa da Milik e Hysaj. Confusione anche per l'introito di Hamsik, entrato nel bilancio del 30 giugno e servito probabilmente per il riscatto di Meret e Karnezis (arrivati in prestito con obbligo). Da non dimenticare anche che, non avendo venduto a titolo definitivo in questa sessione, il Napoli difficilmente avrebbe potuto inserire un altro acquisto a titolo definitivo perché il fair play finanziario 2.0 impone anche un massimo di 100mln di euro di differenza tra entrate ed uscite.
Solo il bilancio al 30 giugno chiarirà nel dettaglio lo stato economico del club, l'ultimo disponibile (quello 2017-18, clicca qui, si è chiuso con un rosso di bilancio di 6mln di euro, coperto dalle risorse messe da parte negli anni).
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