Svelata la nuova mission impossible del calcio

Venti giorni e si torna in campo. Dal 4 maggio in poi le squadre potrebbero tornare ad allenarsi, ovviamente rispettando un protocollo personalissimo, lavorando in gruppo, divisi, distanti, prestando massima attenzione all'igiene e al distanziamento sociale, facendo tutti gli esami del caso per ripararsi da eventuali problemi. Questa l'ultima ipotesi della politica del pallone secondo cui, a inizio del mese prossimo, sarà possibile tornare nei centri sportivi, preparandosi alla ripresa dei campionati prevista tra fine maggio e inizio giugno. Ipotesi fantasiosa, questa, nel senso che la pandemia è ancora in atto, cruda e potente, e i recenti numeri lo testimoniano, così come è diretto il messaggio dell'Istituto Superiore di Sanità secondo cui appare improbabile credere in una veloce e normale ripresa dei giochi.
Spontanea sorge la domanda: chi realmente crede che tra 20 giorni i calciatori possano tornare ad allenarsi regolarmente? Chi è fiducioso in tal senso e chi, invece, immagina accada il contrario, ovvero tutti ancora in casa, sigillati, in attesa di tempi migliori? Una cosa è certa: il mondo del calcio farà di tutto per far ripartire la giostra, troppi gli interessi in ballo e i milioni eventualmente che andrebbero persi, ma è impossibile, oggi, ignorare la realtà e rendersi conto, purtroppo, che la fiducia di un mese fa oggi è più fragile: il Covid-19 è ancora tra di noi e ci resterà a lungo. Chissà fino a quando.
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