Bentornato guerriero: Allan e tutte le malignità spazzate via

11.02.2019 07:46 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Arturo Minervini
Bentornato guerriero: Allan e tutte le malignità spazzate via
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

È stato un gennaio complesso per Allan. Perché ha dovuto gestire tante voci, le offerte faraoniche in arrivo da Parigi, la tentazione tutta umana di andare a guadagnare un ingaggio quasi quattro volte superiore a quello percepito in azzurro (che non è certo da poveraccio, giusto per chiarire e per definire bene le questioni). Si è ritrovato così al centro di una trattativa nata quasi per caso, dopo l’emergenza in mediana che ha indotto Tuchel a chiedere alla sua dirigenza di intervenire in maniera massiccia. 

 

La posizione del Napoli è stata sempre chiara. De Laurentiis non ha posto un muro, ma ha sparato una cifra altissima, sicuramente ben più alta del reale valore del calciatore mettendo alle strette il club transalpino che aveva provato in diversi modi ad ovviare ai paletti del Fair Play Finanziario, senza riuscirvi. Alla fine, però, il brasiliano è rimasto alla corte di Ancelotti che ha gestito la situazione con la solita tranquillità. Ha lasciato fuori il brasiliano nella gara di campionato con il Milan, per poi rilanciarlo nella sfortunata sfida di Coppa Italia sempre contro i rossoneri. In quel caso Allan era stato tra i peggiori, in un Napoli che aveva però perso prima di squadra che nei singoli.

Il ritorno del guerriero. A Firenze si è finalmente rivisto il vero Allan. Quello che ringhia su ogni pallone, che si propone senza palla, che rappresenta un insostituibile alleato per la linea dei difensori. Insomma un calciatore totale che sarà fondamentale per perseguire gli obiettivi ancora da raggiunge in stagione. Spazzate via tutte le malignità di un calciatore ancora distratto e con la testa già a Parigi in vista di un possibile trasferimento estivo. L’estate è lontana, il mercato ora non sarà più motivo di distrazione. E questo non può che essere un bene per una squadra scossa dalle troppe voci che l’hanno in qualche modo destabilizzata.