Il secondo Balotelli (da evitare) per il Napoli

(di Arturo Minervini) - Piccoli Balotelli crescono. Talentuosi, mediatici, promesse che poi non sempre sono state mantenute. La storia di Mario Balotelli racconta di uno spreco enorme, di una dispersione di speranze che nel tempo sono diventata una realtà con la quale confrontarsi. Classe ’90, l’esplosione prima di essere maggiorenne e poi una parabola discendente dopo il poderoso europeo giocato nel 2012.
SuperMario tante volte è stato accostato al Napoli. Prima con il lavoro sotto traccia del suo agente Mino Raiola, poi con le dichiarazioni in tal senso dello stesso Balotelli. L’ultima risalente proprio a qualche settimana fa con l’ennesima dichiarazione d’amore al Napoli. Niente da fare per Mario, che difficilmente vestirà la maglia del Napoli.
Moise Kean è stato il millennial più sponsorizzato negli ultimi anni. La Juve lo ha coccolato, sapientemente utilizzato per farlo diventare una grande plusvalenza. Anche per lui esplosione da giovanissimo, la maglia della Nazionale, il trasferimento in Inghilterra a suon di milioni. Lì però i primi problemi comportamentali ed in campo.
Già nell’agosto scorso fu fatto fuori dalla nazionale per ritardi e motivi disciplinari, un trend che pare essere conformato anche in Inghilterra. In Premier League 23 presenze ed appena un gol per Keane e nelle ultime ore la notizia della violazione della quarantena per partecipare ad un festino. L’Everton si è detto ‘inorridito’ dal comportamento dell’ex Juve, accostato anche al Napoli. Insomma, la strada per essere un nuovo Balotelli è stata imboccata, il bad boy pronto a sperperare il talento concessogli da madre natura. Forse il Napoli farebbe meglio a valutare altri profili…
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