Colmata ogni carenza, oggi nessuno firmerebbe per il secondo posto...

Colmata ogni carenza, oggi nessuno firmerebbe per il secondo posto...
lunedì 4 febbraio 2013, 15:15L'Editoriale
di Silver Mele

Interpreta da grande il copione del campionato il Napoli, si riscopre perfino autorevole nella sua maturità ed infila la quinta vittoria nelle ultime sei partite. Sono quelle che bastano per tenere accesissimo l'inseguimento ad una Juve che sa di non poter sbagliare perchè gli azzurri sono lì e questa volta fanno sul serio. La partita con il Catania era ostica, per la qualità "organizzata" dell'avversario ma anche per le assenze che avevano spinto Mazzarri ad un'insolita pretattica, prima di confermare il blocco arretrato a tre, con il rientro di Grava, che non giocava dall'ultima giornata della scorsa serie A. Questo al fischio d'inizio, ma il Napoli sa cambiar pelle in corsa e fa della duttilità una delle proprie armi. Soffre il giusto, magari non eccelle per brillantezza ma doma lo spirito ribelle dei ragazzi di Maran con l'astuzia del marpione, mancata quando in altre occasioni, nel recente passato, non era avvenuto il salto di qualità. Forza di uno spogliatoio granitico, proprio come la dedizione al lavoro di Walter Mazzarri. Lui, il livornese burbero che accende di scintille il rapporto con De Laurentiis, ama di una passione sterminata i suoi ragazzi ed esalta con le scelte il concetto stesso di squadra: gioca Grava, simbolo della rinascita, segna e decide Cannavaro, capitano oltraggiato dai sospetti prima del riscatto anche giudiziario. Corrono e combattono come i più preziosi dei titolarissimi Mesto e Dzemaili. Tutti protagonisti alla stessa maniera, degni compagni di chi, in barba alle origini slovacche, è senz'altro oggi il simbolo della napoletanità che vuole vincere nel calcio.

Marek Hamsik è il talento puro che disegna, dribbla, spiazza tutti con lo scatto improvviso, sforna assist e decide le partite, rompendo gli equilibri: fu così a Parma, si è ripetuto con il Catania, alla stessa maniera e nel momento più importante. E' proprio Marekiaro lo specchio fedele della crescita del Napoli che ha oggi personalità da vendere così come lo slovacco di Banska Bistrica che, se prima esaltava a tratti le sue qualità è adesso un costante punto di riferimento. Trequartista o classica mezzala sinistra ma anche centrocampista esterno nel 4-4-2 ridisegnato in corsa da Mazzarri contro il Catania. Per di più, ed è questa la novità, nella serata in cui Cavani si maschera da umano e resta a secco di gol. Dal segreto del gruppo alla fame di vittoria: il Napoli ha davvero affilato le armi e i sei punti di vantaggio sulla Lazio, prossimo avversario all'Olimpico, sono il dato più importante di una giornata di campionato in cui solo Juve e Milan hanno risposto vincendo. Il problema, perfino lieto, è che oggi davvero in pochi firmerebbero per il secondo posto. Fosse facile sarebbe il caso di non guardare la classifica perchè di strada da fare ce n'è ancora tantissima ma il duello con la Juve ormai scandisce i ritmi della quotidianità nel più classico dei tie-break tennistici: battuta e risposta, giocate vincenti e l'attesa nervosa, da entrambe le parti, che l'avversario possa inciampare. Il Napoli c'è, colmato di esperienza dal mercato in ogni reparto, e di certo non intende mollare...