Tre punti di sofferenza

Tre punti di sofferenza
Ieri alle 20:40L'Editoriale
di Francesco Molaro

Gioia e sofferenza, sofferenza e vittoria. Sembra riduttivo ma è così.  Il solito primo tempo sprecato. Un primo tempo molle, dove gli azzurri, in blu arancio, giochicchiano. La manovra è lenta e ne esce una prima frazione brutta. Da segnalare veramente poco con un tiro dí Gilmour da fuori area che viene deviato in angolo e una bella giocata di Olivera che arriva in area e ci prova. Falcone si salva con un po di fortuna. In mezzo un Lecce che non si scopre, gestisce e chiude tutte le fonti di gioco di un Napoli poco brillante.

Il secondo tempo è sofferenza e vittoria. Gli azzurri ci provano ma incredibilmente arriva il rigore per il Lecce. Un mani leggerissimo di Juan Jesus, e arbitro e Var pronti a intervenire. Dal dischetto il giocatore più giovane del Lecce. Camarda si fa ipnotizzare da Savic fortunatamente. Il Napoli riceve lo scossone anche dalla panchina con Conte che mette tanti titolari. Il vantaggio arriva con Anguissa. Calcio di punizione di Neres e di testa il camerunense che la butta dentro. Da lì in poi il Napoli prova a gestire ma deve soffrire. Il Lecce non molla e piano piano cerca di risalire. Gli azzurri stringono i denti e la portano a casa tra sofferenza e gioia la classifica resta sorridente.