AUDIO - De Paola: "Spalletti sempre in contrasto con le piazze dove lavora. Sarri? Un vigliacco"

Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, ospite dell’editoriale di TMW Radio. Di seguito un estratto del suo intervento con il podcast
16.05.2022 11:50 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
AUDIO - De Paola: "Spalletti sempre in contrasto con le piazze dove lavora. Sarri? Un vigliacco"
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Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, ospite dell’editoriale di TMW Radio. Di seguito un estratto del suo intervento con il podcast completo:

Lo scudetto si giocherà all’ultima giornata: come andrà a finire?
“Un epilogo a sorpresa me lo posso aspettare. Il Sassuolo può fare di tutto, prendere 6 gol dal Napoli o vincere partite impossibili. Ha nelle sue corde la capacità di sorprendere. Sarei prudente, poi la storia insegna”.

Il Milan però avrà 2 risultati su 3:
“Sì ma il doppio risultato può essere difficile da gestire. Può condizionare una squadra abituata ad attaccare dal primo all’ultimo minuto, con pressing alto e intensità. Il Milan deve giocare per vincere, non deve pensare al pareggio, altrimenti rischia".

Il lavoro di Spalletti a Napoli? Ci sono polemiche…
“È un grande allenatore ma si trova sempre in contrasto con tutti gli ambienti in cui lavora per il suo carattere, che è il suo limite. Non si tiene niente e dice in maniera diretta ciò che pensa sempre”.

Su De Laurentiis:
“Ragiona da manager e imprenditore, un’altra maniera rispetto allo spirito agonistico. Non lo ha proprio nelle corde. In qualche modo cerca di sminuire il periodo di Ferlaino, come se gli scudetti non facessero la differenza. Invece no, sono i trionfi che contano nel calcio. La gente di Napoli ancora festeggia e ricorda con piacere quel periodo”.

Oggi Sarri torna allo Stadium. Rimane l’ultimo allenatore ad aver vinto lo scudetto con la Juventus…
“Non ha vinto Sarri lo scudetto, ma una squadra che è andata avanti col pilota automatico. Quella Juventus era talmente convinta, dopo 9 anni di vittorie, che non necessitava della mano di qualsiasi allenatore. Ho apprezzato il coraggio di Pirlo che ha provato a cambiare qualcosa, meno la codardia di Sarri che ha subito gettato la spugna, abbandonando la sua idea per farsi trascinare solo dai giocatori”.