Baiano: “Il Napoli non è cresciuto e le vittorie contro Verona e Monza non sono attendibili”

Baiano: “Il Napoli non è cresciuto e le vittorie contro Verona e Monza non sono attendibili”TuttoNapoli.net
© foto di Federico De Luca
mercoledì 24 agosto 2022, 22:50Le Interviste
di Francesco Carbone
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Baiano, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Fiorentina.

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Baiano, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Fiorentina.

Quanto è cresciuta la Fiorentina sotto la gestione Italiano?

"Moltissimo, ovviamente, in riferimento all'anno scorso, perché quest'anno è ancora presto. Da quando è arrivato, la squadra ha fatto dei progressi incredibili, soprattutto nella gestione della partita. Prima ci si accontentava di pareggiare, adesso invece si gioca sempre a viso aperto. Squadra propositiva, idea di calcio totalmente cambiata. Questo, però, è anche un limite: non è una squadra che si sa gestire, ovvero non sa quando è il caso di difendersi. Però anche in questo italiano sta dando, mano a mano, un maggiore equilibrio".

Anche il Napoli è al secondo anno con Spalletti...

"Ma non lo vedo cresciuto. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, ci sono state due vittorie roboanti contro Verona e Monza, quindi test non attendibili. Sta di fatto che il Napoli ha dimostrato continuità rispetto alla passata stagione. Se questi risultati fossero arrivati contro Inter e Milan avremmo avuto ragione di esaltarci, mentre oggi ci si esalta e deprime a seconda del risultato, sembra di stare sull'ottovolante. I conti si fanno alla fine. Sia chiaro: non vedo il Napoli migliorato perché era già ad alto livello nella passata stagione. Ora c'è bisogno che questi giovani di grande prospettiva si concretizzino, hanno portato tanto entusiasmo e, grazie a questo, lo spogliatoio si è rinforzato.

Ovvio che se perdi Insigne, Mertens, Koulibaly e Ruiz, non è semplice reagire. Riguardo lo spagnolo, voglio sottolineare come sia un malcostume tutto italiano quello di mettere fuori rosa i calciatori in scadenza. Solo in Italia succedono queste cose. Che poi è un'arma a doppio taglio, perché l'ingaggio va pagato lo stesso. Queste dinamiche, da ex calciatore, non le capisco, ancorché quando ci troviamo di fronte a grandi professionisti. Nel caso specifico di Fabian è un braccio di ferro con la società che prova a costringerlo ad andare via, ma l'errore sta nel portarlo in scadenza, dunque lo ha fatto la società. Il ragazzo avrebbe meritato una proposta d'ingaggio sicuramente più importante, anche in relazione alle squadre che lo seguono".