Chiariello: “3 appelli a Conte! Inter può essere punto di non ritorno o inizio di un nuovo ciclo”
Il giornalista Umberto Chiariello, ai microfoni di CRC, radio partner della SSC Napoli, è intervenuto con il suo consueto punto: “Io voglio pensare positivo. Il 6-2 è pesante, lascia scorie nella testa. Ma può anche dare al Napoli e ai suoi ragazzi l’opportunità di accumulare una grande rabbia da trasformare in energia positiva. Credo che non tutti abbiano compreso fino in fondo quanto sia grave la sconfitta di Eindhoven. È gravissima per due motivi: non solo per i tre punti persi, ma per l’aspetto psicologico. Il City è tornato in corsa per lo scudetto in Premier, insieme al Liverpool, che nonostante un periodo difficile ha vinto in Champions contro l’Eintracht Francoforte, prossimo avversario del Napoli. Arsenal, City e Liverpool restano squadroni; dietro ci sono Chelsea e Tottenham, ma i blues restano inferiori a queste tre. Il City è fortissimo. Contro il City, un mese fa, il Napoli era squadra e seppe resistere. Ma in dieci uomini per venti minuti contro il PSV si è sciolto, prendendo tre gol in venti minuti. McTominay ha detto la verità: questo non può accadere.
La cosa più grave è che, se oggi finisse la fase a gironi di Champions, il Napoli entrerebbe nei playoff da non testa di serie, al ventiquattresimo posto. Dietro di lui c’è solo l’Union Saint-Gilloise, che ha battuto il PSV 3-1 ma preso quattro gol dall’Inter. Troppe squadre sono a tre punti: il Marsiglia di De Zerbi, l’Atletico Madrid con Raspadori, il Bruges, l’Athletic Bilbao, l’Eintracht Francoforte e lo stesso Napoli. La Juventus, con due punti, oggi sarebbe fuori. L’Atalanta, con quattro, sarebbe diciassettesima, quindi dentro ma non testa di serie. Le teste di serie vanno dal nono al sedicesimo posto. Tra le prime otto, qualificate direttamente agli ottavi, ci sono PSG, Bayern Monaco, Inter, Arsenal, Real Madrid, Borussia Dortmund, Manchester City e Manchester United. Incredibilmente, oggi Barcellona, Liverpool, Chelsea e Tottenham non rientrerebbero tra le prime otto, ma sarebbero comunque teste di serie come il PSV, sedicesimo.
Il Napoli è così in basso a causa della differenza reti: -5, peggio ha solo l’Union Saint-Gilloise con -6. Quei tre gol subiti in venti minuti a Eindhoven sono un delitto sportivo, perché la differenza reti è fondamentale. Sul 3-1 il Napoli doveva gestire, non disunirsi.
Chiudiamo quella pagina e andiamo oltre. Oggi lancio tre appelli a Conte, tre hashtag. Il primo, il più importante: #KDBinZona14. De Bruyne non deve muoversi da lì. La zona 14 è quella dietro il centravanti, la terra dei grandi numeri dieci – Maradona, Pelé, Zico. De Bruyne, a 34 anni, può ancora incidere, ma non come centrocampista puro: deve agire da trequartista, dove può accelerare e creare gioco in venti metri.
Il secondo hashtag è #KDBtoRasmus. De Bruyne deve dialogare costantemente con Højlund: la loro connessione è la chiave. Devono giocare vicini, pressare insieme, e contro l’Inter la prima pressione su Çalhanoğlu deve farla De Bruyne, la seconda Gilmour.
Conte deve ripetere ciò che fece anni fa, quando con la Juventus cambiò modulo a Napoli contro il 3-4-2-1 di Mazzarri, passando per la prima volta al 3-5-2: quella partita segnò l’inizio del suo ciclo vincente. Ora, contro l’Inter, deve di nuovo giocare “a specchio”, uomo su uomo, proteggendo la catena di destra con Di Lorenzo, Anguissa e Politano, e affidando a Spinazzola il compito di contrastare Dumfries.
Con De Bruyne dietro la punta e un Napoli tatticamente più equilibrato, Conte può costruire un gioco più moderno ed europeo. La sfida con l’Inter può diventare o un punto di non ritorno o l’inizio di un nuovo ciclo”.
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