Chiariello: "Il Napoli è un intruso nella geografia del potere. Rivincere lo Scudetto va oltre lo sport"

Chiariello: "Il Napoli è un intruso nella geografia del potere. Rivincere lo Scudetto va oltre lo sport"
Oggi alle 21:00Le Interviste
di Davide Baratto

Il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto a Radio Crc con il suo 'Punto Chiaro': "La geografia del potere del calcio sta cambiando nel mondo. La geografia del potere del calcio, dello sport, sta cambiando a scapito del calcio. Mi spiego. Con tutti i suoi guai, il Napoli, affidatosi ad Antonio Conte, è un Napoli competitivo. non ha ancora abdicato lo scudetto, anzi ora ha due ostacoli alti ma non altissimi, alti ma non altissimi, lo ribadisco, quali l'Atalanta di Palladino, neo allenatore, e il Qarabag che sembrava una squadretta che invece ha dimostrato di avere dei valori importanti, avendo fatto finora un ottimo percorso Champions.  Il Napoli queste due partite le deve vincere, senza se e senza ma: per superare la crisi, per ritornare in pista e prepararsi poi a quelle che saranno le successive sfide, compreso il Cagliari in Coppa Italia a Maradona, ma soprattutto Roma e Juventus in rapida successione. 

Ma se il Napoli si rimette in pista torna a essere una delle due favorite per lo Scudetto nonostante le perdite dolorose di calciatori importanti come De Bruyne e Anguissà segnatamente perché Meret ha un'interfaccia in Milinkovic-Savic che dà garanzie così come Lukaku sta per rientrare e quindi una lungodegenza che sta per finire. Se il Napoli torna a essere competitivo potrebbe anche succedere che il Napoli vinca il secondo scudetto consecutivo, il terzo in quattro anni. Non è più l'exploit occasionale di una squadra appartenente all'altra Italia rappresentata dall'altra Torino, Genova sulle due sponde, Firenze, Bologna, tutte le città del Triveneto, Udinese eccetera... o il profondo sud che di scudetti non ne ha mai vinti. Gli unici scudetti vinti al sud sono quelli del Napoli e, considerando che le isole vengono equiparate al sud, del Cagliari il famoso scudetto di Riva del Settanta

Sarebbe un cambiamento nella geografia del calcio; De Laurentiis al potere. Quando Conte dice 'Diamo fastidio', dice una cosa ovvia. Tutti quelli che vincono danno fastidio. Un'intrusa come il Napoli nella geografia del potere dà più fastidio degli altri, anche perché De Laurentiis è un non allineato. Non è un Lotito che cuce, fa i rapporti di potere, briga, fa, dice, no. De Laurentiis va per la sua strada e le dice tutte, non ne risparmia niente a nessuno facendosi anche dei nemici, da Infantino, a Ceferin, a Gravina, alla Lega Calcio, non ne risparmia una e ha ragione quasi su tutto. Tolta la sottovalutazione delle nazionali e dei campionati che dovrebbero finire a marzo addirittura, cose non condivisibili, su tutto il resto De Laurentiis ha totalmente ragione. Il problema è che lui è inattaccabile. 

Ci stanno provando giudiziariamente con un processo farsa, letteralmente farsa. Lo vedrete come si risolverà. Io ho certezza assoluta. Si risolverà con un nulla di fatto. ma la geografia del potere in Italia cambia. Ecco perché vincere quest'anno non è solo un successo sportivo, è qualcosa di più. Ecco perché bisogna ritrovare quell'unità di intenti che porta il cuore oltre l'ostacolo, come si usava a dire una volta con enfasi e retorica, e tornare a giocare al calcio ovviamente, perché il Napoli deve tirare in porta, non può fare quello fatto a Bologna. Ma la geografia del potere non è solo i rapporti interni al calcio italiano, è il calcio mondiale. Infantino ha fatto una rivoluzione passata quasi sotto silenzio, gravissima. Ha tolto la centralità al luogo dove il calcio è centrale, l'Europa. Nei suoi accordi, alleanze, ricerca del potere, dei consensi... nella sua guerra con la UEFA ha ridimensionato l'Europa. Non è pensabile che grandi nazionali titolate debbano restare a casa e al Mondiale debbano andare delle nazionali assurde. Ma sì, il mondo va rappresentato, ma può mai andarci l'Uzbekistan, il Kazakistan, qualche paese sperduto dell'Africa che per carità oggi esprime già un livello di calcio migliore però insomma. Questo questo voler cercare consensi e mercati nuovi e non voglio parlare di cose illecite perché il sospetto è sempre forte, sappiamo quello che è accaduto con l'assegnazione dei Mondiali al Qatar e alla Russia, Questa mancanza di moralità assoluta questo che porta la Lega italiana a far giocare Milan-Como in Australia o la Supercoppa che dovrebbe essere dei tifosi in Arabia, fa sì che oggi siamo i nobili decaduti, quelli con le pezze al culo, quelli che contano niente. In questa logica di ridimensionamento europeo l'Italia fa la parte purtroppo del leone o della Cenerentola, non contiamo più niente...".