Cucci: "La polemica sul gioco di Conte è tutta napoletana, non si sa neanche godere"

Cucci: "La polemica sul gioco di Conte è tutta napoletana, non si sa neanche godere"TuttoNapoli.net
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 21:40Le Interviste
di Antonio Noto

Su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l’editorialista Italo Cucci: "Il Bologna di Vincenzo Italiano ha persino fatto meglio di quello di Thiago Motta. C’è, però, una componente della squadra che è il dodicesimo uomo in campo e che è fuori da ogni retorica, ovvero il pubblico. Più di una volta è capitato che in campo non giocasse nemmeno un italiano, eppure i ragazzi sembravano più che nati in questa città. Bologna è un ambiente straordinario, d’altronde è la città di Lucio Dalla e di Gianni Morandi.

Domenica in occasione della partita tra Bologna e Juventus non volevo fare il tifoso. Dal primo momento ho sempre detto di tifare fieramente per il Bologna e sono più di cinquant’anni che scrivo di calcio. Di nuovo, però, ci è stato negato un rigore contro la Juventus. È un’abitudine tutta bolognese quella di perdere contro la Juventus. L’ultima gara casalinga vinta dal Bologna contro i bianconeri risale a 27 anni fa e fu un 3 a 0 clamoroso. Tutti ci chiediamo come mai non si vince mai contro di loro, la risposta è semplice: deve essere successo qualcosa fra la società bianconera e quella emiliana. Nel corso della mia carriera io sono stato molto vicino ai due ex presidenti del Bologna, ovvero Luciano Conti, che poi divenne il mio editore al Guerin Sportivo, e Giuseppe Gazzoni. Entrambi mi raccontavano che in occasione della partita tra Juventus e Bologna venivano invitati a cena dall’avvocato Agnelli. Conti mi diceva che non mangiava niente poiché si trattava di una cena spartana, Gazzoni era un nobile, invece. Un giorno gli dissi: “Siete stati invitati 6 volte a cena e per 6 volte siete tornati sconfitti, ma statevene a casa”. Andavano a rendere omaggio al principe Agnelli e poi si prendevano la batosta la domenica.

Io preferisco il gioco all’italiana poiché è anche il mio calcio. Vincenzo Italiano ci ha dimostrato domenica sera che il suo possesso palla non era un tiki taka, ma un crescente movimento difensivo che si basava sulla tenuta di palla per impedire che l’avessero gli avversari come una forma di difesa ad oltranza.

La polemica sul gioco di Antonio Conte è tutta napoletana. Non si sa neanche godere, non capisco perché si sia aperta questa vena di tristezza tra il popolo partenopeo. Detesto Antonio Conte personalmente ma è un vincente assoluto. Molti dicono che i giocatori sono distrutti dal lavoro, ma è il lavoro che vince e non ci sono altre situazioni che ti possono dare la brillantezza.

Inter-Barcellona? È una partita sovranista, chi se ne frega. Non ho mai fatto l’ipocrita, ogni volta ho sempre tifato per le italiane. Ivan Zazzaroni è mio figlio, me lo disse suo padre, poiché dalla mattina alla sera parliamo di calcio. È una vita che ci facciamo almeno una telefonata al giorno

Antonio Conte o Vincenzo Italiano? Italiano!".