Emergenza coronavirus, l'AIC: "Prematuro parlare di stipendi tagliati"

Per risolvere il problema legato all'emergenza economica nel calcio si era ipotizzato di ridurre lo stipendio dei calciatori. Puntuale è arrivata la risposta dell'Associazione Italiana Calciatori: "Il tema della sostenibilità del calcio durante e dopo questa crisi globale - ha detto all'Ansa il presidente Damiano Tommasi - è ovviamente di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l'interesse che l'equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento. Mancati introiti, rinvio delle competizioni, cancellazione di eventi, contributi governativi, aiuti federali, sostegno delle istituzioni internazionali. Tutti questi elementi ci diranno quale sarà il ruolo dei calciatori”.
Sull’argomento era intervenuto anche il Vicepresidente Calcagno: "E' prematuro parlare di stipendi: per ora con le varie componenti, dalla A alla Lega Pro, stiamo discutendo dei danni che ci saranno all'interno del nostro sistema. Solamente dopo averli quantificati si potranno prendere delle decisioni. Per questo il taglio agli stipendi non è un argomento all'ordine del giorno. Oggi al primo punto c'è l'emergenza Coronavirus. Si parla di allenamenti slittati, di quando riprendere e delle modalità da attuare".
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