Gravina si difende: "Non giocare con Israele? Sì, così al Mondiale andavano loro..."

(ANSA) - ROMA, 16 OTT - "Italia-Israele non andava giocata? Noi facciamo calcio, dovevamo perdere e subire una penalizzazione e non andare al mondiale? E così mandavamo ai mondiali proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi? Faccio fatica a capire queste contorsioni di un pensiero che non mi appartiene. Chi ha pensato questo ha detto una grande idiozia".
Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del consiglio federale odierno, in merito alle polemiche sulla partita di qualificazioni ai mondiali Italia-Israele giocata a Udine. "Noi dobbiamo aggregare. Il clima tra tifosi italiani e israeliani è stato di gioia e serenità. Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso, stesso tenore anche con la dirigenza della federazione israeliana. Lì fuori invece i bellicosi hanno demolito una città, proprio nel giorno in cui veniva pattuita la pace", aggiunge Gravina, che definisce gli scontri avvenuti all'esterno dello stadio Friuli "causati da soggetti che non hanno nulla a che vedere con né con i Propal, né con altri tipi di schieramenti: una gang organizzata solo per distruggere e demolire". (ANSA).
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