CdS, Giordano: "Rifondazione inevitabile, se arrivano 100mln per un giocatore devi venderlo"

CdS, Giordano: "Rifondazione inevitabile, se arrivano 100mln per un giocatore devi venderlo"
martedì 3 maggio 2022, 13:50Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
"Il Maldini del Napoli non so chi potrebbe essere, un dirigente deve avere un ruolo operativo non una funzione decorativa".

Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante 'Marte Sport Live': "Credo che sia inevitabile a una rifondazione, basta guardare il Milan con Kessie e la Juve con Dybala. Se ti arrivano offerte di 100 milioni per un giocatore devi venderlo.

Mertens e Spalletti esprimono il concetto della diversità, non mi risulta ci sia una crisi tra loro ma sono su lunghezze d’onda differenti. Spalletti per me è un grande allenatore, lo dice la sua carriera. Il discorso di carta conosciuta su De Laurentiis valeva anche 4 anni fa con Ancelotti, è un principio che non esiste, non è un presidente mangia allenatori anche se la media si è leggermente sporcata negli ultimi anni.

C’è stato un vuoto comunicativo sull’organizzazione generale, mi riferisco a quello presidenziale. Il Maldini del Napoli non so chi potrebbe essere, un dirigente deve avere un ruolo operativo non una funzione decorativa.

Per me il livello del campionato è equilibrato, la Salernitana va a pareggiare a Bergamo alzando il valore della media società. Non soltanto il Napoli ha perso con Empoli e Spezia, anche Milan e Inter hanno perso punti con squadre di media classifica. A me sembra tutto più avvincente e divertente. Il calcio italiano è in declino ma non più di ieri, pensare che questo calcio abbia fatto un passo all’indietro mi sembra un’estremizzazione.

Il Sassuolo non è quello di sabato ma è una gran bella squadra. Scamacca può diventare un grandissimo giocatore. Zielinski è quel centrocampista che ti colpisce, sai sempre che può succedere qualcosa. Non so se può andare via, spero che il giorno in cui debba andare via sia riuscito a rimuovere quella patina di insicurezza che si porta dietro”.