I dubbi di Iezzo: "Ripresa? I risultati dei tamponi non sono veloci..."

10.04.2020 11:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
I dubbi di Iezzo: "Ripresa? I risultati dei tamponi non sono veloci..."
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© foto di Federico De Luca

Gennaro Iezzo è stato uno dei simboli della rinascita del Napoli. Dalla Serie C alla Serie A, un percorso emozionante e ricco di soddisfazioni. Non può che ricordare con affetto il suo Napoli, i suoi tifosi, con uno sguardo a quello che è diventato oggi e che potrà essere in futuro anche con mister Gattuso.

Come sta e come trascorre questa quarantena?

"Come tutti chiuso dentro da un mese. Sfrutto questo momento per trascorrere del tempo con i miei figli tra tv, serie tv e solite cose che fanno un po’ tutti in questo periodo".

I campionati riprenderanno?

"Penso sia un po’ difficile. Se non ci fanno capire realmente quando si potrà tornare ad una vita normale penso che non è semplice stabilire una data. Si dovrebbe fare tutto a porte chiuse, con un sistema particolare che prevede i giocatori in ritiro per un mese. Ma se non ci fanno capire veramente a che punto sta questo virus ad oggi è difficile capire se si arriverà ad una conclusione o si bloccherà tutto".

Tamponi e visite prima e dopo l’allenamento e la partita. Così si potrebbe tornare in campo?

"Se oggi fai un tampone magari tra una settimana sai se sei positivo. Anche chi è del settore come gli scienziati non ha risposte certe. Se vuoi concludere il campionato devi chiudere tutti in quarantena e farli uscire solo per andare a giocare. Anche a livello organizzativo diventerebbe difficile".

La Campania è terra di talenti, ma il Napoli non riesce a dire la sua in campionato e Youth League. Come mai?

"Il discorso Primavera è qualcosa di strano per tutti quanti noi. Sono stati presi tanti ragazzi da fuori, quando proprio in casa ci sono tanti ragazzi bravi in Italia, soprattutto in Campania. Non è positivo che i ragazzi debbano andare a giocare per squadre del nord. Non è positivo per la società che oggi rappresenta il sud, ovvero il Napoli".

Prima squadra: Gattuso è l’allenatore giusto anche per il Napoli del futuro?

"Sta dimostrando a Napoli il suo valore, ma lo ha fatto anche allenando il Milan. Penso che Rino sia un allenatore di grande prospettiva perché da giocatore ha vinto tanto e sta iniziando ad acquisire quell’esperienza importante anche in panchina. Oggi vediamo che riesce a gestire anche una rosa fatta di giocatori importanti come quella del Napoli, riesce a farsi capire ed è una dote importante, fondamentale per un allenatore. Ha tutte le componenti per restare a Napoli e diventare un grande allenatore".

Qual è il ricordo che ti lega di più a Napoli squadra e tifoseria?

"Il mio ricordo è legato a tutto perché sei anni sono tanti, abbiamo vinto e conquistato tanti traguardi. Difficile dimenticarli. Sono sempre stato tifoso del Napoli e lascio immaginare quello che ho provato e quelli che sono i miei ricordi di Napoli. Che sono legati alla tifoseria. Mi sono sentito un grande giocatore in azzurro perché il pubblico ti apprezza quando vede che sudi e rispetti la maglia e ti fa sentire grande. La gente si ricorderà sempre ed è quello che mi succede quando vado in giro per strada, i tifosi mi fanno sentire ancora il loro affetto e vuol dire che ho fatto qualcosa di importante per loro che sono l’anima del Napoli".

Un giorno di nuovo al Napoli?

"Oggi studio da allenatore, quindi mi piacerebbe allenare. Chiaro che mi piacerebbe tornare a Napoli, iniziando anche da un discorso giovanili, per poi pian piano arrivare a traguardi più importanti. Mi farebbe piacere, ma non sono scelte che dipendono solo da me. È una cosa che spetta alla società, magari sperando in una riconoscenza – se così possiamo chiamarla – essendo stati noi la base per far arrivare il Napoli dove è oggi, uno dei club più importanti d’Europa".