Sky, Marchetti: "Valore rosa Liverpool 883 mln, quella del Napoli 446: tutto questo non si è visto"

Sky, Marchetti: "Valore rosa Liverpool 883 mln, quella del Napoli 446: tutto questo non si è visto"
giovedì 8 settembre 2022, 14:40Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
Luca Marchetti, volto di Sky Sport, esprime le sue considerazioni su Napoli-Liverpool nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.

Luca Marchetti, volto di Sky Sport, esprime le sue considerazioni su Napoli-Liverpool nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.

Il Liverpool 883 milioni di euro è il terzo club con il più alto valore della rosa del mondo, dietro soltanto a City e PSG. Il Napoli oggi, sempre secondo il sito specializzato Transfermarkt è 20esimo, con 446 milioni di euro, praticamente vale la metà del Liverpool. I milioni di differenza sono 437 milioni, nel valore assegnato dai siti specializzati.
Non cambia molto se consideriamo gli studi del CIES che ha calcolato quanto hanno speso le squadre per costruire l’attuale rosa. Compresi i bonus il Liverpool ha speso negli anni 777 milioni di euro, il Napoli 387. Anche qui il doppio, praticamente. 390 milioni di euro spesi in più dai reds, secondo il CIES.
Già questi dati sono spaventosi. Ma la vera differenza sono gli ingaggi. Il Liverpool spende per i suoi giocatori quasi 300 milioni di euro all’anno, esclusi i bonus. Il Napoli ha invece attuato una politica di grande contenimento di questi costi ed è passato dai 155 milioni di due anni fa (la metà del Liverpool), ai 110 dello scorso anno ai potenziali 75 secondo alcune (fondate) ricostruzioni giornalistiche, ovvero un quarto di quanto spendono gli inglesi. Lordi.

Ora sarebbe davvero populistico dire che tutto questo non si è visto. E’ evidente che non si è visto, per questa partita. Probabilmente si è visto in tutti questi anni, dove il Napoli è riuscito a vincere sì, ma certamente non quanto il Liverpool che contende ogni anno (punto a punto) il campionato al City e che negli ultimi 5 anni ha giocato 3 finali di Champions, vincendone una.
Nessuno può mettere in discussione il progetto del Liverpool, che va avanti con Klopp dal 2015 (e che se dovesse rispettare il contratto starebbe 10 anni sulla panchina dei Reds), che è un progetto che ha visto una crescita esponenziale di tutto il club e che ha portato nuovamente il Liverpool sul tetto del mondo.
Ma in questo avvio di stagione qualche scricchiolio c’è stato e il Napoli ne ha approfittato. Il progetto del Napoli è un progetto che nasce, probabilmente, più da un’esigenza economica (assolutamente legittima) che altro. Ma lascia con la bocca aperta.
Per la bravura e la precisione della componente dirigenziale (da Cristiano Giuntoli a Maurizio Micheli) fino a quella tecnica (l’eccellente lavoro di Spalletti e del suo di staff) che sono riusciti a trovare l’equilibrio perfetto. Ora, quanto durerà questo equilibrio non lo sappiamo, ma dobbiamo assolutamente goderci lo spettacolo. E capire quali vette ha raggiunto questa squadra: nella sua espressione e nella sua realizzazione.
Il Napoli ieri era da spellarsi le mani. Entusiasmante. Ha sottomesso una delle squadre più forti del mondo con una freschezza straordinaria, con una qualità nelle giocate individuali e nelle trame offensive collettive da squadra top. Poteva finire con un risultato ancora più largo, e chi ha visto la partita lo sa. Questa squadra parte da lontano, parte dagli addii dolorosissimi di chi aveva reso comunque il Napoli grande e amatissimo (Insigne, Mertens, Ospina, Ghoulam e Koulibaly). Parte da un’idea di ricostruzione che arrivava direttamente dalla testa di De Laurentiis: rendere una squadra competitiva ma che costasse meno della precedente, visti i tempi. Magari si erano prefissati dei tempi diversi per la realizzazione di questo progetto che però è partito alla grandissima.
Il Napoli non ha steccato uno degli obiettivi che aveva sul mercato, alcune trattative sono state lunghissime (mesi, se non anni) e hanno portato alle “prime scelte”. E in mezzo c’è tutto il lavoro di Spalletti che lo scorso anno ha ereditato il gruppo di Gattuso, mettendoci tanto del suo. Che a questo gruppo ha dato solidità e un obiettivo: mentre tutti li davano per morti, lui ha stimolato il loro orgoglio. E attraverso i suoi concetti di gioco ha esaltato le loro qualità. Nel collettivo ha fatto splendere gli individui. Pensate a Kvara? Scontato. Pensate a Simeone che entra al posto di Osimhen e che nel giro di pochi minuti fa gol e assist…
Nel futuro ancora non riusciamo a vedere. E se questo Napoli avrà la forza di continuare così ce lo possiamo augurare. Ma dobbiamo avere la consapevolezza che essendo una squadra giovane potrà anche attraversare dei momenti di crescita. E allora il popolo partenopeo dovrà ricordarsi di quello che è successo stasera. Perché questa squadra ha queste potenzialità. E soltanto accompagnandole si potrà sognare davvero in grande, accorciare i tempi e continuare a divertirsi, fino a spellarsi le mani.