L’editoriale di Chiariello: “Ha ragione Conte, punto col Como pesante! Un aspetto mi conforta”

L’editoriale di Chiariello: “Ha ragione Conte, punto col Como pesante! Un aspetto mi conforta”
Ieri alle 22:00Le Interviste
di Antonio Noto

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto con il suo consueto editoriale: “E’ il giorno della morte di Galeone, che è stata un'icona del calcio minore, del calcio pescarese, del calcio di provincia. Il suo Pescara spumeggiante rimane nel ricordo di tanti, sicuramente di tutti, a Pescara. Non ha avuto fortuna in altre piazze, a Napoli fu un disastro assoluto, fece parte di quella famosa annata della retrocessione ignominiosa con 14 punti. Ma Galeone ha lasciato una traccia nel calcio italiano, è stato il papà calcistico di Max Allegri e di Gasperini. Insomma, oggi il calcio italiano lo piange.

È un turno pro-Inter, quasi sicuramente, o certamente dipenderà dal punteggio di questa sera tra Milan e Roma. Perché se le due non si faranno male e porteranno a casa un pareggio, col pareggio di Napoli, Milan e Roma, è chiaro che è l'Inter quella che se ne ha vantaggio. Ma non solo l'Inter, perché nel gruppo delle inseguitrici ci sono iscritte la Juventus di Spalletti, che ha dichiarato che per lui il discorso scudetto è aperto ed è a quattro punti dalla capolista. E c'è anche l'incredibile Bologna. Perché è incredibile? Perché a Italiano, che aveva sentito puzza di bruciato evidentemente a Firenze, con la fama dell'uomo che perde tutte le finali, è andato a prendere la patata bollente di un Bologna, che è il nostro prossimo avversario, che aveva perso Thiago Motta, il profeta del nuovo gioco. Quello che aveva ridato al Bologna dopo 60 anni di dignità e speranza di gareggiare ad alti livelli, un'eredità pesantissima. Con una squadra nettamente indebolita, che aveva perso i due giocatori più importanti, vale a dire Calafiori e Zirkzee, che era considerato addirittura mezza squadra. Ebbene, Italiano ha vinto la Coppa Italia, ha fatto una grande stagione, ripetita non juvant in questo caso, perché il Bologna gli ha rivenduto i due giocatori migliori. Il difensore che in due anni si era segnalato come un riferimento assoluto per la difesa del Bologna, Beukema, venduto a carissimo prezzo dal Napoli, e quel Ndoje che il Napoli ha tanto corteggiato e che poi è finito in Premier League. Ha perso altri due gioielli, eppure il Bologna è ancora lì, senza aver fatto nessun acquisto di grande rilievo, anzi recuperando qualche giocatore un po' attempato, vedi, Bernardeschi o Immobile, o parecchio attempato.

Fatto sta che il Bologna, dopo il Como, è l'avversario più ostico che ci potesse capitare, perché sono le due squadre che giocano meglio al calcio di questo campionato. Il Bologna in casa è un avversario pericoloso, tra l'altro c'è da segnalare che il Bologna ha un rendimento molto simile a quello del Napoli. Ha finora fatto 16 gol e ne ha subiti 8. Sapete il Napoli quanti gol ha fatto e subito? Esattamente lo stesso, 16 gol fatti, 8 subiti. La differenza dei quattro punti dove sta? Sta nel fatto che il Bologna fatica a vincere, il Napoli invece è il refrattario all’x, la prima l'ha fatta ieri col Como. Sette vittorie il Napoli, cinque il Bologna, due pareggi in più, che significano quattro punti. Ma non c'è una grande differenza di rendimento, perché il Bologna finora ha mostrato di essere una squadra vera. E si è sbloccato anche Castro, è andato a vincere a Parma, oggi anche se è favorito da un'espulsione dei parmensi, ma fatto sta che è una squadra che è in ottima condizione fisica e mentale.

Qual è il problema di questo campionato? Giornata pro-Inter da tutti i punti di vista, anche arbitrale, perché le polemiche non finiranno mai. La discesa in campo di Marotta ha generato una confusione incredibile, perché ora qualsiasi decisione verrà presa o venga presa viene vista come una risposta al richiamo di Marotta agli arbitri in un senso o nell'altro. Quando intervengono i presidenti, quelli che qualcuno chiama senza portafoglio ma che hanno aderenze forti dappertutto, anche nei poteri forti, anche nei media, anche nei giornali, succede proprio questo. Oggi c'è stata una decisione in campo che ha lasciato molti perplessi, non tutti, in termini di regolamento c'è da discutere se Bisseck era da giallo o da rosso. Fatto sta che l'Inter ha visto i sorci verdi a Verona e l'ha sfangata al 94’ su autorete, sfortunatissima degli avversari. C'era un'espulsione a Bisseck? Potremmo star qui a discuterne a ore. In termini di regolamento potrebbe anche non esserci, devo essere sincero, perché per stabilire che sia un rosso quello di Bisseck bisogna guardare anche se la distanza dalla porta è tanta o poca e lì stavamo nel cerchio di centrocampo. Se la direzione del pallone è centrale o va verso l'esterno, la palla finisce all'esterno ma forse è Bisseck che la indirizza. Oggi molti continuano a dire che è sbagliato, ma anche gente che viene dal calcio, il fallo da ultimo uomo non esiste più. In altri tempi quello sarebbe stato rosso senza discussione, oggi si deve chiarire se è una chiara occasione da rete. In quel caso è chiara occasione da rete? Per molti sì, per altri no, fatto sta che oggi siamo nel mondo dove le regole non sono uguali per nessuno, ognuno la interpreta come vuole. Fatto sta che l'Inter ha sfangato tre punti e si porta a una lunghezza. Quando vi dico che l'Inter perdendo a Napoli la terza sconfitta non è affatto fuori, perché è un campionato anomalo, lo dico con cognizione di causa. Perché qui quest'anno in dieci partite ancora non ce n'è una che ha preso il volo. E' vero che l'Inter a parte la sconfitta di Napoli tra Coppa e Campionato ha fatto nove vittorie su dieci partite, ma sta ancora sotto, perché ha perso ben tre partite fino ad oggi. Sono troppe ed è quella che ha fatto più vittorie in questi ultimi tempi. Non c'è nessuna che ha un andamento sicuro, il Milan si ferma col Pisa, anzi fin troppo bene gli è andata perché c'erano dei gol che erano palesemente irregolari.

Martedì è un dentro o fuori, bisogna battere l’Eintracht che non è un granché. In campionato ha fatto un bel po' di turnover, ma non è un avversario irresistibile. Mi meraviglierei se il Napoli non riuscisse a batterlo, perché credo che sia una partita assolutamente alla portata degli azzurri che saranno molto mentalizzati su martedì. Però si va a Bologna, poi c'è la pausa e Bologna è una tappa difficilissima, l'anno scorso a Bologna ci siamo quasi giocati mezzo scudetto, ci è andata di lusso che quella partita non ci è costata cara. Dopo Napoli-Atalanta, chissà se rivedremo Juric sulla panchina dell'Atalanta. Poi c'è Roma-Napoli e in questo momento sono le capoliste, poi c'è Napoli-Juve, il 7 dicembre viene Spalletti al San Paolo. Sono curioso anche di vedere come verrà accolto Spalletti. Poi si va a Udine, che è la partita meno problematica del ciclo, poi si va in Arabia per la Supercoppa e si chiude l'anno a Cremona.

Il Napoli saprà da questo ciclo tirar fuori il filotto buono per volar via? Faccio fatica a crederlo e allora credo che la cosa migliore è che in questo momento il Napoli pensi a restare agganciato al treno buono. Quindi non chiediamo alla squadra troppe vittorie, chiediamo soprattutto una continuità di rendimento. Quello che ho visto ieri mi conforta, perché ho visto una ritrovata solidità difensiva e quando le squadre di Conte hanno solidità difensiva sono competitive. Il Napoli che ha vinto a Lecce senza brillare, che ieri ha pareggiato contro una squadra molto brillante sul piano tattico e del gioco, ma dove non ha rischiato niente, perché al di là del rigore il Como non ha fatto un tiro in porta, dicasi uno, degno di nota, nonostante abbia dominato sul piano del gioco. Ebbene questo mi fa pensare che Conte ha ritrovato la retta via. Se riesce anche a trovare il modo per innescare Hojlund che ha perso il suo arco, che è De Bruyne, beh, io sono fiducioso e ottimista. Il punto di ieri, ha ragione Conte, è pesante in senso positivo. Quindi è inutile che voi pensiate Como come una squadretta, Como è una signora squadra. Consapevoli che ripetersi è complicatissimo, ma il Napoli c'è!”.