La bomba di Bucchioni: "Sarri alla Roma con Paratici"

"Torna Sarri, ma nessuna sorpresa. Chi lo conosce sa benissimo che senza panchina non riesce a stare, non è tipo da pensione anticipata o da profumato vitalizio". Scrive così su Tuttomercatoweb Enzo Bucchioni, che parla in maniera dettagliata del futuro dell'ex tecnico del Napoli: "Il calcio e il campo sono la sua vita e lui vuole vivere. C’era da immaginarselo che non sarebbe rimasto molto a libro paga, vincolato alla Juve, vuole essere libero di muoversi, di sondare e accettare offerte per tornare in pista alla prima occasione utile, con un nuovo progetto. Sta trattando la rescissione, troverà un’intesa con la Juve per i due anni di contratto che restano, con una transazione andrà a prendere meno dei circa 12 milioni e rotti che gli spetterebbero, ma per Sarri la libertà e il calcio contano molto di più. Ad anticipare la fine anche burocratica dopo quella sportiva della storia bianconera è stato Aurelio Virgili, il suo ex capufficio quando Sarri era soltanto un bancario con la passione per il calcio. Virgili, figlio del mitico centroavanti degli anni cinquanta e sessanta ribattezzato Pecos Bill da Brera, conosce l’inizio della storia di Sarri e di lui è rimasto amico e consigliere. Conosce, ovvio, anche il presente e l’aver rivelato a Tuttosport che la rescissione è prossima, ha spalancato scenari immediati e futuri.
Dove andrà Sarri appena sarà di nuovo un allenatore libero?
Radiomercato è scatenata.
Le tracce più importanti portano a Roma, una società dalla quale ha già avuto offerte nel passato, al momento della rottura con il Napoli, ma anche prima. La nuova proprietà americana dei Friedkin si sta muovendo per rifondare e se è vero che Fonseca è stato confermato a parole, è altrettanto vero che l’allenatore portoghese è un uomo scelto da Pallotta e senza entrare nel merito dei risultati ottenuti, è anche giusto che nuovi proprietari portino le loro idee, la loro visione del pallone e uomini loro.
Gli americani vogliono puntare su un calcio brillante e divertente, il ricordo del Napoli di Sarri è vivissimo e l’ambizione sarebbe quella di ricreare a Roma quello straordinario laboratorio calcistico visto a Napoli. Sarri è sicuramente nel mirino e anche se non nell’immediato, a Roma potrebbe davvero arrivare. Lo scenario è questo: se Fonseca farà bene, se la Roma continuerà a lottare per l’obiettivo Champions dimostrando di essere squadra, con il portoghese si andrà avanti fino alla fine. Se invece si vedessero delle crepe, delle esitazioni, se la squadra faticasse a decollare, l’operazione Sarri potrebbe essere anticipata anche se l’allenatore toscano non è mai stato attratto dall’idea di prendere le squadre in corsa. In questo caso farà, ovvio, un’eccezione anche per cominciare a mettere le basi per il futuro.
L’idea dei Friedkin sarebbe però più ampia e articolata, il piano al quale starebbero lavorando è quello di ricomporre a Roma la coppia della Juve Sarri-Paratici.
Paratici è il nemico di Allegri, l’uomo che assieme a Nedved ha convinto Agnelli a prendere Sarri quando è saltata l’idea di portare Guardiola a Torino. Poi l’avventura di Sarri a Torino non ha portato i risultati sperati, il bel gioco non s’è mai visto, Paratici è stato accusato per questa scelta, le tensioni ci sono state, ma il direttore sportivo bianconero resta un sarriano e apprezza il suo modo di fare calcio.
Ma Paratici quando lascerà la Juve?
Presto. Non c’è più feeling, con un bilancio in passivo di 70 milioni, la costruzione della squadra che non ha convinto in pieno, molti obiettivi di mercato falliti (a cominciare da Dzeko), l’inquietante vicenda Suarez, fanno pensare che il Ds sia al capolinea. Giovedì prossimo quindici ottobre ci sarà l’assemblea dei soci della Juventus e quella potrebbe essere l’occasione (come successo in passato) per annunciare il divorzio. Al posto di Paratici dovrebbe andare Federico Cherubini già nello staff bianconero.
Per il Ds bianconero c’è chi racconta e giura di un’intesa già raggiunta con la Roma, ma a questo punto non resta che aspettare pochi giorni per sapere.
Dunque, Sarri-Paratici insieme dalla Juve alla Roma?
C’è chi sta quotando questa soluzione.
Ma Sarri non ha problemi. Non ha vinto la Champions? Non ha portato il sarrismo in bianconero? Non importa. Comunque ha vinto lo scudetto e trapiantare in uno spogliatoio e nella tradizione della Juve una cultura diversa si poteva prevedere che sarebbe stata un’impresa al limite dell’umano. Soprattutto per uno con il carattere e la storia di Sarri. Il valore dell’uomo e del suo calcio, la forza del suo lavoro restano e pensano a lui molte società.
La Fiorentina lo cerca da tempo. Periodicamente il nome di Sarri è stato accostato alla Viola. L’affare si sarebbe dovuto chiudere ai tempi dell’Empoli, ma qualche dirigente non illuminato bloccò tutto dicendo “la Fiorentina non può prendere l’allenatore dell’Empoli”. Chissà poi perché. Così Sarri andò al Napoli, ma lui tifoso viola con la nonna che abitava a cinquecento metri dallo stadio Franchi, ha da sempre nel cuore l’idea di allenare un giorno la Fiorentina. Quando arriverà quel giorno?
Se andate a chiedere in giro tutti negano. Ovvio. Ma come per la vicenda De Rossi (l’idea c’era eccome, ha ragione Di Marzio), a Sarri si sta pensando anche a Firenze. Detto fra noi sarebbe l’ideale per far crescere il gruppo e dargli una personalità capace di far diventare grande la Fiorentina nel giro di due-tre anni come ha fatto Gasperini con l’Atalanta. Gli intermediari hanno sondato il terreno, io mi lascerei aperte tutte le soluzioni. Anche in questo caso l’intenzione sarebbe quella di far finire il campionato a Iachini e far lavorare Sarri per il futuro. Se però dovessero precipitare le cose o la squadra non fosse convincente, il cambio potrebbe anche avvenire in corsa".
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