"Napoli da sacrificare? Non mi vergogno", De Giovanni replica al consigliere di Pavia: "Vuol dire che lo pensa..."

Durante l'intervento di Niccolò Fraschini, il consigliere del post choc contro Napoli su Instagram, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, c'è stata la risposta di Maurizio De Giovanni, collegato insieme a lui a 'Radio Goal': "Ma dove vede l'ironia? Io mi diverto molto di fronte agli sfottò, ma francamente stavolta non c'è sfottò. Dove dovremmo ridere? Dove va trovata l'ironia? I suoi amici in cosa trovano divertente questo post? I suoi amici sono quelle persone che negli stadi, anche quando non gioca il Napoli, invocano catastrofi naturali, morti e colera per Napoli? In cosa dovrebbe essere ironico paragonare il Napoli al Donbas?".
La replica del consigliere di Pavia
"Mi permetto di pensare che questa dose di autoironia di cui parla non sia la più nota delle caratteristiche degli abitanti di Napoli, che invece sono noti per una straordinaria permalosità. Mi piacerebbe condividere con voi le minacce che sto ricevendo per questo post, che era una cosa che doveva rimanere in una cerchia di amici. Da parte mia non c'è nessun augurio che Napoli venga bombardata. Io ho parlato semplicemente di cessione, di rinuncia. Fatta la dovuta premessa, non ho problemi a chiedere scusa a Napoli e ai napoletani. Non mi vergogno di averlo scritto. Non intendo dimettermi. Siamo ancora in un Paese libero, questa storia per cui bisogna dimettersi se uno ha un pensiero diverso deve finire. Io a Napoli ci sono stato 6-7 mesi fa, ci sono stato molto bene. Io non odio nessuno, men che meno una città in cui sono stato accolto bene. Ma sul mio profilo privato permettetemi di fare ironia come voglio".
La controrisposta di De Giovanni
"Dicendo che non si vergogna fa capire che questo è quello che pensa. Questo è un Paese libero, per cui siamo liberi di odiare un popolo? Lei farebbe volentieri a meno del popolo napoletano. Noi saremmo i primi a voler andare in un posto in cui siamo apprezzati, ma siamo italiani, l'Italia l'abbiamo fatta anche noi e ancora oggi la facciamo anche noi napoletani. Non si è mai liberi di odiare. La libertà di odiare non esiste. La sua non è una opinione legittima, ma una opinione che alimenta la spaccatura che tiene il Paese a fondo".
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