Rocchi: "Troppi errori, ma non esageriamo! Var? Non deve sostituire l'arbitro"
Ospite negli studi di Sky Sport 24, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha parlato di diversi temi legati alla classe arbitrale, ma si parte dal tempo effettivo delle gare: “Negli anni sono state aggiunte tante cose, e qualcosa lasciamo per strada. In più ci sono più partite rispetto a prima, e l’impegno fisico è superiore. Il trend di quest’anno è in calo rispetto alle stagioni precedenti, è un discorso da affrontare più con le squadre che tra noi arbitri”.
La differenza nel ritmo con la Champions? “In Champions League la qualità del gioco è superiore, è oggettivo. Ci sono molte più gare belle, anche da arbitrare: se la partita fila via liscia, l’arbitra fa bella figura. Non vogliamo fischiare falli anche se non lo sono: i ritmi li dettano i calciatori, non gli arbitri. Però la differenza tra la Champions e il nostro campionato c’è”.
Partite troppo spezzettate riducono il tempo di gioco? “Quando si dice che il numero di falli incide sul tempo effettivo, non è corretto e lo dicono alcune gare, anche di questo inizio di campionato. Per quanto riguarda il recupero, stiamo lavorando: non è detto che allungarlo aumenti il gioco effettivo. Dipende dalle squadre”.
Un dato su Inter-Lazio: è stata la partita con più falli dell’undicesima giornata, la quarta in assoluto del campionato. Che differenza con il derby di Torino, una delle meno fallose. “Beh, se parliamo di arbitri a Torino c’era Zufferli, che è un giovanissimo, sta venendo fuori ma poteva anche soffrire. E invece le due squadre l’hanno approcciata in altro modo”:
Ha fatto un appello a non esasperare troppo le conseguenze dei colpi subiti. “È una cosa che accade su tutti i campi, con tutti i club e in tutte le partite. Ho chiesto di non accentuare situazioni che riguardano colpi al viso: è una cosa che nasce per proteggere i calciatori. Ma, se viene utilizzato per fare ammonire scorrettamente un collega, è un boomerang soprattutto per i calciatori: noi arbitri facciamo brutta figura, ma la fanno soprattutto loro. Con la simulazione, per esempio, non freghi solo l’arbitro o l’avversario: freghi tutti. Spero che ribaltino il ragionamento: l’arbitro può anche aver sbagliato, ma ci vuole collaborazione”.
Un bilancio di questo inizio di stagione? “Sul VAR sicuramente abbiamo fatto qualche errore di troppo, l’ho detto anche ai ragazzi. Il VAR serve a evitare l’errore, ma non deve sostituire l’arbitro, che deve prendere la decisione finale. È un supporto fantastico, da usare al meglio: abbiamo fatto errori che potevamo non fare. La cosa positiva è che stiamo facendo crescere un gruppo molto giovane, ragazzi che hanno poca esperienza e stanno facendo grandi partite in Serie A. È una cosa che mi motiva molto”.
Come mai la scelta di Sozza per il derby di Milano dopo le polemiche in Supercoppa? ”È un ragazzo in crescita, che dà grandi garanzie. Non ci riguarda che sia di Milano o della provincia: è un tabù superato e devo ringraziare i club, che non hanno mai fatto polemiche. Vogliono un arbitro di qualità, non guardano alla sua provenienza”.
Quanti derby di Milano ha fatto lei? “Due”. Le manca? “Beh, mi divertivo più in campo che qui”.
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