Sconcerti avverte: "Necessario terminare i campionati, o molte piccole andranno in sofferenza"

Per parlare dei temi di maggiore attualità è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà, il direttore Mario Sconcerti.
L'Inter quanto può avvicinarsi alla Juve in futuro? "Come modello può ambire a farlo. La Juve ha un vantaggio perché ha la stessa proprietà da tanto tempo. Ogni stagione ha potuto aggiungere qualcosa, c'è una tradizione ormai lunga e delle regole non scritte che fanno la differenza".
Europeo: ci aspettiamo tutti lo spostamento. E il campionato invece? "La stagione si chiude il 30 giugno. Quando Gravina parla di stagione, parla di scollinare anche a luglio ed agosto, ricominciando a settembre o a metà settembre. La cosa importante è il rinvio dell'Europeo, che al momento non è sopportabile dai calendari ma soprattutto dal punto di vista della salute. Questo significherebbe allungare anche i contratti, visto che molti scadono il 30 giugno. C'è la necessità di finire il campionato, manca ancora un terzo. Ed è importante finirlo, anche per motivi economici. Per molte squadre piccole, ci sarebbe difficoltà nel pagare gli stipendi. Il mondo del calcio è sì ricco, ma non fatto di cash ma di contratti televisivi e non solo. Per il bene del campionato, la cosa migliore è giocarlo, finirlo".
Come si alleneranno ora i calciatori? Come si potrà riprendere? "I primi ad essere perplessi sono i giocatori. Non possiamo prevedere molto però, perché un'epidemia finisce quando l'ultimo è guarito. E qui ancora non sappiamo quando finirà".
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