Soviero racconta le sue 'risse': "Quel guardalinee mi disse che sua mamma mi salutava..."
Nel corso della lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Salvatore Soviero, ex portiere fra le altre di Genoa, Salernitana, Venezia, Crotone e Reggina, racconta anche delle risse che lo hanno visto protagonista:
Dalla rissa con l’allenatore del Giulianova agli insulti al guardalinee in quel Brescia-Genoa del 1999, sono tante le scene da Far West che l’hanno vista protagonista. A Brescia furono trenta secondi di parole indecifrabili… "Erano insulti pesanti, ma in campo si dice un po’ di tutto. Il guardalinee l’ho rivisto la settimana dopo e mi ha detto che sua mamma mi salutava. La presi a ridere. Ho avuto la sfortuna di avere una telecamera dietro di me che ha ripreso la scena. Con il Giulianova, invece, il solito blackout… mi si chiudeva proprio la vena".
Spaccò anche la porta dell’arbitro, prima di entrare nel suo spogliatoio. "Non solo! Gli tirai tutti i vestiti in mezzo alla strada, pioveva pure. Sfondai la porta con un calcio e mi vendicai. Mi aveva espulso per un retropassaggio all’indietro".
La più famosa, però, resta quella con il Messina. "Una partita assurda. Io venni espulso e dalla panchina avversaria iniziarono a dirmi che sarebbero venuti a prendermi a casa. A me? Li ho mandati a quel paese e sono corso verso di loro. Mi urlavano: 'Siete retrocessi, scemo esci dal campo'. Cercavo Coppola, ma menai un po’ tutti. Saltai addosso a Bortolo Mutti, poi tirai una ginocchiata al padre di Zaniolo e stesi con due pugni un paio di membri dello staff. Partì pure una testata. Ero fuori di me"..
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