Conte alla prova Guardiola: che differenza in Champions, ma non negli scontri diretti

È l'incrocio che tutti aspettavano, quello tra il maestro dei campionati e il re della Champions League. Ma se guardiamo ai numeri, le etichette vanno riviste: Pep Guardiola e Antonio Conte non sono così diversi, almeno in un'ottica puramente statistica. Eppure, una differenza sostanziale rimane, specialmente in Europa. Analizzando i successi in campionato, la bilancia pende nettamente dalla parte di Guardiola. Il tecnico spagnolo ha trionfato undici volte su diciassette stagioni, mentre Conte ha conquistato il titolo in sette delle sue quindici annate in panchina. Numeri notevoli per entrambi, ma la percentuale di successi di Pep è superiore.
La distanza si fa abissale quando si parla di Champions League. Qui Guardiola è un vero e proprio mostro sacro, con tre trofei in bacheca e una percentuale di vittorie impressionante: 112 successi su 181 partite, pari al 61%. Per Conte, invece, i numeri sono decisamente meno brillanti: 15 vittorie su 42 gare, con una percentuale che si ferma al 35%. Una statistica che evidenzia come il tecnico del Napoli abbia ancora molta strada da fare per imporsi anche in campo europeo.
Eppure, c'è un dato che fa sorridere Conte e che rende il duello di stasera ancora più intrigante: gli scontri diretti. Nelle sette partite finora disputate, l'allenatore italiano è in vantaggio con quattro vittorie a tre. Un bilancio che pochi possono vantare contro Guardiola. Soltanto Luis Enrique (3 vittorie e 2 sconfitte) e Jürgen Klopp (anche lui in vantaggio) hanno un saldo positivo contro il tecnico spagnolo, a dimostrazione di quanto l'ex Juve e Inter sia un osso duro per tutti. A riportarlo è Tuttomercatoweb.com.
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